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Risultati della ricerca per: “Discriminazione”

Sono state trovate 386 decisioni - pagina Pagina 18 di 39

1/10/2014 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
È rilevante e non manifestamente infondata, in riferimento agli artt. 2, 3 e 76 della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale dell’art. 3, co. 1, d.lgs. n. 77/2002, (Disciplina del servizio civile nazionale), nella parte in cui, prevedendo il requisito della cittadinanza italiana, esclude i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti nello Stato italiano dalla possibilità di essere ammessi a prestare il servizio civile nazionale. Corte di cassazione, sez. un. civili, ord. n. 20661 del 1 ottobre 2014 Sul ricorso 22220-2013 proposto da: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINIST...
Corte di cassazione, sez. un. civili, ord. n. 20661 del 1 ottobre 2014

10/9/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 45, par. 4, TFUE dev’essere interpretato nel senso che non consente a uno Stato membro (nel caso di specie, l’Italia) di riservare ai propri cittadini l’esercizio delle funzioni di presidente di un’autorità portuale. Infatti, un’esclusione generale dell’accesso dei cittadini di altri Stati membri alla carica di presidente di un’autorità portuale italiana costituisce una discriminazione fondata sulla nazionalità vietata dall’art. 45, paragrafi da 1 a 3, TFUE. Ciò in quanto i poteri del presidente di un’autorità portuale costituiscono una parte marginale della sua...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, C 270/13, sent. del 10 settembre 2014

2/9/2014 - Italiana - Civile - Cassazione
La legge 6 agosto 2013, n. 97, recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea - Legge europea 2013”, ha ampliato l'accesso ai pubblici impieghi solo a determinate categorie di cittadini extracomunitari, allo scopo di ricomprendervi i soggetti direttamente garantiti dalle direttive comunitarie (v. le direttive nn. 2004/38, 2004/83, 2003/ 109). Il riferimento solo ad alcune categorie di stranieri ammessi al pubblico impiego, a parità con il cittadino dell’Unione europea, manifesta la persistente volontà del legisl...
Corte di cassazione, sez. lavoro, sent. n. 18523 del 2 settembre 2014

6/8/2014 - Italiana - Civile - Merito
È dichiarato il carattere discriminatorio della delibera del Comune di Bolgare con cui venivano aumentati i diritti di segreteria per il rilascio di un certificato per idoneità alloggiativa (€ 500,00). Infatti, ciò ha comportato uno svantaggio a carico di tutti gli stranieri che intendono risiedere nel Comune di Bolgare, atteso che si richiede agli stessi un importo sproporzionato e ingiustificato per il rilascio di un certificato che è uno strumento ben più significativo per gli stranieri rispetto ai cittadini italiani, in quanto necessario (per i soli cittadini stranieri) all’otteni...
Tribunale di Bergamo, sez. I civile, ord. del 6 agosto 2014

1/7/2014 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
La Francia non ha violato gli artt. 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare), 9 (libertà di pensiero, di coscienza e di religione) e 14 (divieto di discriminazione) della CEDU, in relazione al caso di una cittadina francese di religione musulmana alla quale è stato proibito di indossare nei luoghi pubblici il tradizionale velo che copre interamente il viso a seguito dell’entrata in vigore l’11 aprile 2011 della c.d. legge “anti burqa” che sanziona le violazioni del divieto con una multa di 150 euro e l’obbligo di partecipare ad un corso di educazione civica. Secondo l...
Corte europea dei diritti dell’uomo, Grande Camera, sent. del 1 luglio 2014

11/6/2014 - Italiana - Civile - Merito
È rigettata la richiesta di registrazione di un periodico telematico avente come direttore responsabile un cittadino extra-Ue. Infatti, tale direttore non risponde al requisito della cittadinanza stabilito dalla legge sulla Stampa, dell’8 febbraio 1948, n. 47, secondo la quale il direttore responsabile deve essere cittadino italiano. Il parere contrario del Ministero della giustizia non è condivisibile atteso che la norma che si ricava dal combinato disposto degli artt. 2 e 9 TUI non consente di ritenere implicitamente abrogati per incompatibilità con la legge sopravvenuta i requisiti di ...
Tribunale di Torino, decr. dell’11 giugno 2014

6/6/2014 - Italiana - Civile - Merito
In relazione all’azione antidiscriminatoria promossa dal cittadino bosniaco contro due aziende sanitarie sarde che lo avevano escluso da un concorso per infermieri a causa della mancanza di cittadinanza Ue, deve essere dichiarata la cessazione della materia del contendere, sia per il mutato quadro normativo, che (con l’art. 7 della legge comunitaria 2013) ha definitivamente consacrato il diritto dei cittadini non Ue legittimamente soggiornanti nel territorio nazionale a partecipare, salvo eccezioni previste dalla legge, a pubblici concorsi per assunzioni a tempo indeterminato; sia per il v...
Tribunale di Oristano, sez. lavoro, ord. del 6 giugno 2014

30/5/2014 - Italiana - Civile - Merito
È accertato il diritto dell’appellante alla percezione dell’assegno di maternità di cui all’art. 66, l. n. 448/98 richiesto in primo grado, ma rifiutato in origine dalla p.a. in quanto la richiedente (cittadina tunisina) risulta priva del permesso di soggiorno Ue per lungo soggiornanti. Infatti, vi è contrasto tra l’art. 74 co. 1, d.lgs. 151/2001, che subordina per tutti gli stranieri non Ue il riconoscimento dell’assegno di maternità in base al possesso del permesso di soggiorno per lungo soggiornanti, e l’art. 65 dell’Accordo euro mediterraneo con la Repubblica tunisina res...
Corte di appello di Trento, sez. lavoro, sent. n. 42 del 30 maggio 2014

15/5/2014 - Italiana - Penale - Merito
È colpevole del reato di diffamazione di cui all’art. 595 c.p., aggravato dalla finalità della discriminazione razziale ex d.l. n. 122/1993, l’imputato che ha pubblicato sul suo profilo Facebook, – nella parte pubblica, contrassegnata dal simbolo del globo, che consente a chiunque di leggerla, indipendentemente dall’aver stretto o meno “amicizia” precedentemente – frasi offensive nei confronti dell’ex ministro per l’integrazione Kyenge, invitandola non solo alle “dimissioni” ma anche a tornare “nella giungla dalla quale è uscita”. Infatti, tali espressioni non poss...
Tribunale di Trento, sez. penale, sent. n. 508 del 15 maggio 2014

17/4/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
È configurabile l’aggravante della finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso (art. 3, d.l. n. 122/1993, conv. in l. n. 205/1993), non solo in caso di uso di epiteti basati sul colore della pelle (nel caso di specie, la donna – vittima di violenza sessuale – venne apostrofata dai ricorrenti come “negra”), ma altresì di offese che riguardano l’appartenenza della vittima ad una razza (espressioni la cui connotazione e finalità discriminatoria, nella fattispecie, è evidente, in quanto attributive alla donna somala di abitudini sessualmente perve...
Corte di cassazione, sez. III penale, sent. n. 17004 del 17 aprile 2014