11/2/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
La motivazione del provvedimento di diniego della concessione della cittadinanza italiana per “motivi inerenti alla sicurezza della Repubblica” non deve necessariamente riportare l’indicazione analitica dell’attività informativa esperita, in quanto ciò potrebbe compromettere l’attività di prevenzione e di controllo da parte delle autorità competenti, sia l’incolumità di chi ha effettuato le indagini. La verifica dei “motivi inerenti alla sicurezza della Repubblica” non si esaurisce nella sfera penale, ma attiene alla prevenzione di eventuali rischi per la sicurezza pubbli...
TAR Lazio, sez. I ter, 11 febbraio 2020, n. 1821
29/1/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
Ai fini del diniego della concessione della cittadinanza italiana, possono essere prese in considerazione dall’Amministrazione anche condotte criminose oggetto di un proscioglimento in sede penale per intervenuta prescrizione, in quanto indicative del mancato inserimento stabile dello straniero nella comunità nazionale. TAR Lazio, sez. I ter, 29 gennaio 2020, n. 1246 (n. 354) Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio(Sezione Prima Ter)ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6796 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto dal sig. -OMISS...
TAR Lazio, sez. I ter, 29 gennaio 2020, n. 1246
22/1/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
Nell’ambito della valutazione discrezionale in ordine ai presupposti per la concessione della cittadinanza italiana, la condanna inflitta allo straniero da un tribunale tedesco per un reato di particolare gravità costituisce un fatto storico di indubbio rilievo di cui l’Amministrazione deve tener conto e che può legittimamente fondare il diniego dell’istanza, non rilevando il luogo di esplicazione della condotta criminosa ed essendo invece centrale il disvalore che questa esprime. TAR Lazio, sez. I-ter, 22 gennaio 2020, n. 821 (n. 353) Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazi...
TAR Lazio, sez. I-ter, 22 gennaio 2020, n. 821
7/1/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
Ai fini del diniego della cittadinanza italiana, le condotte penalmente rilevanti dei familiari di primo grado dell’interessato possono venire in considerazione sia per quanto concerne la valutazione in ordine all’integrazione dello straniero nel tessuto sociale italiano sia per le possibili implicazioni in materia di ricongiungimento familiare. È pertanto legittima la decisione che rigetta l’istanza di concessione della cittadinanza italiana (ex art. 9, co. 1, lett. f), l. 91/92) motivando – inter alia – in relazione ai precedenti penali dei figli dello straniero, benché egli si f...
TAR Lazio, sez. I ter, 7 gennaio 2020, n. 57
23/12/2019 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Può ostare all’ottenimento della cittadinanza italiana – in quanto valutabile come indice del mancato inserimento dello straniero nel tessuto sociale dello Stato – l’esistenza di una condanna in primo grado per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina benché il ricorrente sia stato poi prosciolto in appello in quanto il reato è dichiarato estinto per intervenuta prescrizione, potendo egli rinunciavi e conseguentemente ottenere l’assoluzione piena ovvero la riabilitazione in caso di conferma della condanna. Consiglio di Stato, sez. III, 23 dicembre 2019, n. 8734 (n. 351) Il ...
Consiglio di Stato, sez. III, 23 dicembre 2019, n. 8734
21/12/2019 - Italiana - Amministrativo - TAR
In materia di acquisizione della cittadinanza italiana per matrimonio (art. 5, l. 91/92), lo straniero coniuge del cittadino italiano è titolare di un vero e proprio diritto soggettivo, tranne nei casi in cui venga in rilievo la condizione ostativa dei “comprovati motivi inerenti alla sicurezza della Repubblica” (art. 6, co. 1, lett. c). Al di fuori di queste ultime ipotesi – in cui la situazione giuridica del ricorrente ha consistenza di interesse legittimo e la giurisdizione si radica in capo al giudice amministrativo – la giurisdizione appartiene dunque al giudice ordinario, a pres...
TAR Lazio, sez. I ter, 21 dicembre 2019, n. 14738
25/11/2019 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
1. Gli effetti del conferimento della cittadinanza italiana non retroagiscono al momento della maturazione dei relativi presupposti da parte dell’interessato. Non può pertanto giovare all’individuo che lamenti l’esclusione da un bando pubblico per carenza del requisito della cittadinanza italiana l’aver maturato i requisiti per l’attribuzione di detta cittadinanza entro la data di scadenza del bando, né la sua effettiva acquisizione in epoca successiva.2. L’assenza di una disposizione nazionale che consenta al familiare extra-UE del cittadino italiano di partecipare ad un bando p...
Consiglio di Stato, sez. VI, 25 novembre 2019, n. 7990
19/11/2019 - Italiana - Penale - Cassazione
L’estradizione c.d. esecutiva di un cittadino UE da uno Stato membro diverso da quello di cittadinanza verso uno Stato terzo è consentita dal diritto dell’Unione nel rispetto degli artt. 18 e 21 TFUE. Secondo la giurisprudenza della Corte di giustizia, lo Stato membro richiesto dell’estradizione deve assicurare a tale cittadino lo stesso trattamento dei cittadini nazionali, quando il diritto interno vieti l’estradizione di tali cittadini, preveda la possibilità di scontare la pena sul territorio di tale Stato e il cittadino dell’Unione sia ivi radicato. A tal fine, non rileva che l...
Cassazione, sez. VI penale, 19 novembre 2019, n. 46912
6/11/2019 - Italiana - Penale - Cassazione
La condizione del radicamento in Italia del ricercato ai fini del rifiuto dell’esecuzione del MAE, emesso ai fini dell’espiazione della pena, rileva esclusivamente in quanto strettamente connessa ai diritti e alle libertà assicurate ai cittadini degli Stati membri dal diritto dell’Unione europea. Ne consegue che il motivo di rifiuto di cui all’art. 18, lett. r), l. 69/2005 è invocabile solo dai cittadini italiani e dai cittadini europei. Non dà dunque luogo a censure di legittimità della decisione sulla consegna l’omesso esame del radicamento in Italia del cittadino di uno Stato ...
Corte di cassazione, sez. VI, 6 novembre 2019, n. 45190
24/10/2019 - Italiana - Civile - Merito
L’art. 14 l. 91/1992 nel riconoscere la cittadinanza ai figli minori dei neocittadini italiani con essi conviventi, non dà una definizione di convivenza; nell’ipotesi del figlio minorenne del neocittadino italiano che studia all’estero, può dirsi ugualmente integrato il requisito della convivenza col genitore anche in assenza di coabitazione ma alla luce del legame affettivo e della comunanza spirituale e morale tra genitore e figlio. La Corte d’appello privilegia tale tipo di interpretazione da dare alla nozione di convivenza alla luce sia della giurisprudenza di merito che si è pr...
Corte d’appello di Napoli, sez. minori e famiglia, 24 ottobre 2019, n. 5181