< Torna all’indice di ricerca

Risultati della ricerca per: “Traduzione e legalizzazione degli atti”

Sono state trovate 162 decisioni - pagina Pagina 10 di 17

22/4/2010 - Italiana - Penale - Cassazione
È confermata l’ordinanza del tribunale del riesame che applica la misura cautelare della custodia in carcere, disposta nei confronti del cittadino straniero indagato per il reato di sfruttamento della prostituzione. Non è accolto il motivo di ricorso relativo alla mancata nomina di un interprete. La diffusa memoria difensiva e la documentazione presentata al tribunale del riesame denotano infatti piena comprensione delle accuse e altrettanto piena capacità di organizzare la propria difesa. I ristretti tempi che caratterizzano la procedura dinanzi al tribunale del riesame, non consentono i...
Corte di Cassazione, Sez. III Penale, Sent. n. 15380 del 22 aprile 2010

18/2/2010 - Italiana - Penale - Cassazione
Rigettati i ricorsi avverso le sentenze di condanna per l’omicidio della giovane donna pakistana avvenuto per mano del padre, con l’aiuto dei due generi. L'omessa traduzione di atti relativi ad imputato alloglotta ovvero la mancata nomina di un interprete all'imputato che non conosca la lingua italiana, in violazione dell'art. 143 C.P.P., danno luogo a nullità di ordine generale a regime intermedio che vengono sanate ove non eccepite tempestivamente, ossia prima del compimento dell'atto ovvero, quando ciò non sia possibile, immediatamente dopo. Analogamente a quanto affermato nelle pronu...
Corte di Cassazione, Sez. I Penale, Sent. n. 6587 del 18 febbraio 2010

28/12/2009 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
È illegittimo il provvedimento di diniego del rinnovo del permesso di soggiorno notificato solo in lingua francese e non anche in italiano. Vero che per il ricorrente il francese rappresenta la lingua madre, ma la mancata traduzione in italiano è tale da ostacolare l’esercizio del diritto di difesa, rendendo certamente più difficile per il difensore avere piena conoscenza del contenuto del provvedimento. Inoltre, l’A. ha omesso di tenere in considerazione che il ricorrente è stato riabilitato dalla sentenza di condanna posta a base del diniego impugnato. La riabilitazione rappresenta, ...
Consiglio di Stato, Sez. VI, Decisione n. 8787 del 28 dicembre 2009

7/10/2009 - Italiana - Civile - Cassazione
L’obbligo di tradurre il decreto di espulsione viene meno non solo quando lo straniero conosca la lingua italiana, ma anche tutte le volte in cui l’autorità attesti e specifici le ragioni per le quali tale operazione sia impossibile. In tal caso è sufficiente la traduzione in una delle lingue veicolari. Tuttavia, il ricorso dell’A. avverso l’ordinanza con cui il Giudice di Pace ha annullato il provvedimento di espulsione non tradotto in portoghese è inammissibile, poiché la questione della presenza, nella relata di notifica del decreto di espulsione, di una attestazione della A. ne...
Corte di cassazione, sez. I civile, ordinanza n. 21357 del 7 ottobre 2009

4/12/2008 - Italiana - Penale - Cassazione
È respinto il ricorso avverso l’ordinanza che ha disposto la custodia cautelare in carcere dello straniero, imputato di narcotraffico, motivato con riferimento alla traduzione soltanto parziale dello stesso nella lingua conosciuta dallo straniero. Il diritto all’assistenza linguistica, previsto dall’art. 143 c.p.p., richiede che l’ordinanza cautelare sia tradotta nelle parti che riguardano l’indagato alloglotta restando, invece, escluso che la traduzione debba riguardare quelle parti dell’ordinanza relative ad altri indagati. Corte di Cassazione, Sez. III Penale, Sent. n. 45060 de...
Corte di Cassazione, Sez. III Penale, Sent. n. 45060 del 4 dicembre 2008

24/9/2008 - Italiana - Penale - Cassazione
È inammissibile l’impugnazione redatta in lingua straniera relativamente anche ad una soltanto delle parti costitutive elencate nell’art. 581 del c.p.p., in quanto non è possibile individuarla come gravame. Tale principio non limita i diritti alla difesa, all’impugnazione ed alla parità delle parti che non conoscono la lingua italiana, dal momento che esse possono valersi dell’assistenza di un proprio interprete di fiducia, a spese dello Stato in caso di indigenza, e dell’istituto della restituzione in termini, nel caso in cui la ricerca dell’assistente e le operazioni di traduz...
Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, Sent. n. 36541 del 24 settembre 2008

27/5/2008 - Italiana - Civile - Cassazione
È respinto il ricorso avverso la decisione del Giudice di pace che ha negato l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato al cittadino extracomunitario nel procedimento avverso il decreto di espulsione a lui notificato. L’opposizione contro il detto diniego doveva essere esperita, entro venti giorni, al Presidente dell’ufficio giudiziario competente, secondo la procedura relativa agli onorari di avvocato. Non è inoltre ammissibile il motivo di impugnazione relativo alla mancata traduzione del provvedimento de quo nella lingua madre dello straniero. Invero, l’art. 13, comma 7, del d...
Corte di cassazione, sez. I civile, sent. n. 13833 del 27 maggio 2008

21/11/2007 - Italiana - Penale - Cassazione
È inammissibile il ricorso dello straniero, condannato in appello, volto alla riammissione in termini, ex art. 175 c.p.p., per poter impugnare la sentenza pronunciata nei suoi confronti, e basato sulla mancata conoscenza della lingua italiana da parte dell’imputato e sulla mancata traduzione della sentenza in lingua a lui conoscibile. Innanzitutto, l’art. 143 c.p.p. non prevede l’obbligo indiscriminato di traduzione degli atti in lingua comprensibile per lo straniero alloglotta. Inoltre, dagli atti non emergeva conferma della mancata conoscenza della lingua italiana; semmai, poteva dedu...
Corte di cassazione, sez. II, sent. n. 43032 del 21 novembre 2007

6/7/2007 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 102 del D.P.R. 30 Maggio 2002, n. 115, recante Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, nella parte in cui non prevede, per lo straniero ammesso al patrocinio a spese dello Stato che non conosce la lingua italiana, la possibilità di nominare un proprio interprete, da retribuirsi a carico dell’erario. Ai sensi dell’art. 24 della Costituzione, l’imputato deve infatti poter comprendere, nella lingua da lui conosciuta, il significato degli atti e delle attività processuali, ai fi...
Corte costituzionale, sentenza n. 254 del 6 Luglio 2007

22/3/2007 - Italiana - Civile - Cassazione
È affetto da nullità insanabile il provvedimento di espulsione scritto in una delle lingue veicolari e non nella lingua conosciuta dall’interessato, senza indicazione delle ragioni per cui non è stata possibile la traduzione nella lingua del destinatario. È errato il giudizio di primo grado che ha rigettato il ricorso sulla base della considerazione che lo straniero ricorrente, in quanto entrato clandestinamente nel territorio dello Stato, non potrebbe regolarizzare la propria posizione neanche nella ipotesi in cui il decreto espulsivo risulti affetto da vizio di legittimità. Con tale m...
Corte di cassazione, sez. I civile, sent. n. 6978 del 22 marzo 2007