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Risultati della ricerca per: “Traduzione e legalizzazione degli atti”

Sono state trovate 161 decisioni - pagina Pagina 9 di 17

13/7/2012 - Italiana - Civile - Cassazione
In tema di provvedimento di espulsione, ai sensi degli artt. 13 TUI e 3 d.P.R. 31 agosto 1999, n. 394, la traduzione in lingua conosciuta dal destinatario è requisito formale indispensabile (a pena di nullità) della comunicazione del decreto di espulsione e la dichiarazione, resa a verbale dall’interessato nel ricevere la notifica dell’espulsione, di essere a conoscenza del contenuto del provvedimento, non equivale ad ammissione della conoscenza della lingua italiana (o di una delle lingue veicolari in cui il provvedimento sia stato tradotto) e non può dunque valere a surrogare la tradu...
Corte di cassazione, sez. VI civile, ord. n. 12065 del 13 luglio 2012

13/3/2012 - Italiana - Amministrativo - TAR
Deve essere respinto il ricorso contro il decreto questorile che ha disatteso l’istanza di rilascio del permesso di soggiorno sulla base della circostanza che l’istante, precedentemente espulso, aveva fatto di nuovo ingresso nel territorio nazionale durante il periodo di interdizione indicato nel decreto di espulsione, senza munirsi dell’apposita autorizzazione al rientro anticipato prescritta dall’art. 13 del d.lgs. n. 286/98. Infatti le norme del Testo unico non lasciano alcun margine di discrezionalità all’amministrazione, la quale, una volta accertato che il richiedente è colpi...
Tar Lazio, sez. II-quater, sent. n. 2454 del 13 marzo 2012

8/3/2012 - Italiana - Civile - Cassazione
Va cassato il decreto del Giudice di pace che aveva respinto l’opposizione della straniera, cittadina cinese, all’espulsione prefettizia. Infatti l’art. 13 co. 7 del d.lgs. 286 del 1998 deve essere interpretato nel senso che va considerata “impossibile”, ai fini di legge, la traduzione del decreto espulsivo nella lingua dell’espellendo, e si può procedere all’uso della lingua veicolare, solo quando sia ritenuta plausibile la indisponibilità di un testo predisposto nella stessa lingua o la inidoneità di tal testo alla decisione della comunicazione in concreto assunta e venga qu...
Corte di cassazione, sez. VI civile, sent. n. 3678 dell’8 marzo 2012

16/2/2012 - Italiana - Civile - Cassazione
Premesso che l’obbligo di traduzione del provvedimento assunto dall’amministrazione nei confronti dello straniero nella lingua di quest’u1timo o in una delle tre lingue veicolari non è previsto per i provvedimenti relativi al riconoscimento dello status di rifugiato, deve essere cassata la pronuncia di merito che respinge la domanda di protezione internazionale presentata dal cittadino ghanese sulla base dell’assunto che il soggetto non rischia più di essere sacrificato nel corso di un rito funerario e che, pertanto, la polizia del Ghana dovrebbe ritenersi in grado di assicurare la d...
Corte di cassazione, sez. VI civile, ord. n. 2294 del 16 febbraio 2012

21/10/2011 - Italiana - Penale - Merito
È nulla l’ordinanza con cui il giudice per le indagini preliminari ha disposto la misura cautelare della detenzione in carcere, redatta in lingua italiana, idioma non compreso dall’imputato straniero. Dal momento che il provvedimento applicativo di una misura cautelare costituisce un atto funzionale alla comprensione dell’esatto significato della natura e dei motivi dell'accusa mossa nei confronti di un indagato, esso deve essere tradotto in una lingua dallo stesso conosciuta. Tribunale di Palermo, sezione per il riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale e dei provv...
Tribunale di Palermo, sezione per il riesame, ordinanza del 21 ottobre 2011

20/1/2011 - Italiana - Amministrativo - TAR
È irricevibile il ricorso avverso il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno, presentato dopo circa 6 anni dalla emissione del provvedimento impugnato. Il ricorrente non può essere rimesso in termini per errore scusabile, sull’assunto della mancata traduzione del provvedimento in una lingua a lui comprensibile. È infatti inverosimile che egli, impiegato da tempo come operaio altamente specializzato presso una ditta italiana, non abbia una conoscenza quantomeno elementare della lingua italiana. Tar Lombardia, Sez. III, Sent. n. 157 del 20 gennaio 2011, Pres. Giordano, Rel. Fornataro....
Tar Lombardia, Sez. III, Sent. n. 157 del 20 gennaio 2011

25/11/2010 - Italiana - Civile - Cassazione
È cassata con rinvio la sentenza del giudice di pace che ha respinto l’opposizione presentata dal cittadino rumeno cui era stata contestata la violazione dell’art. 136 del codice della strada in quanto in possesso di patente di guida non valida sul territorio italiano. Invero, la normativa internazionale vigente prevede che il titolare di patente di guida emessa dalle autorità delle parti contraenti può guidare nel territorio dell’altra parte, purché sia in possesso di traduzione ufficiale della patente o di patente internazionale, e, inoltre, che la validità di tale patente cessa s...
Corte di Cassazione, Sez. II Civile, Sent. n. 23942 del 25 novembre 2010

16/10/2010 - Italiana - Civile - Merito
È nullo il decreto di espulsione tradotto nella lingua inglese notificato alla cittadina ucraina che conosce soltanto la lingua ucraina e russa. L'indicazione che l’interessato conosca “sufficientemente” la lingua inglese deve considerarsi una clausola di stile che non garantisce in maniera idonea il diritto di difesa. Giudice di Pace di Avellino, Ordinanza del 16 ottobre 2010, Giudice Napoli. Letti gli atti di causa e sciogliendo la riserva sul ricorso avverso decreto di espulsione proposto da K. nata in Ucraina il (…), rappresentata e difesa dall’Avv. (…), per mandato speciale b...
Giudice di Pace di Avellino, Ordinanza del 16 ottobre 2010

15/5/2010 - Italiana - Penale - Cassazione
È rigettato il ricorso avverso la sentenza di condanna pronunciata nei confronti del cittadino bulgaro che in giudizio sia stato assistito da un interprete di lingua inglese. L’art. 143 c.p.p. riconosce all’imputato alloglotta, che non abbia conoscenza della lingua italiana, non già il diritto all'assistenza di un interprete di madrelingua, bensì quello di farsi assistere gratuitamente da un interprete, per la traduzione in una lingua a lui comprensibile, al fine di poter comprendere l'accusa contro di lui formulata e di seguire il compimento degli atti cui partecipa. Tra tali ultimi at...
Corte di Cassazione, Sent. n. 18496 del 15 maggio 2010

22/4/2010 - Italiana - Penale - Cassazione
È confermata l’ordinanza del tribunale del riesame che applica la misura cautelare della custodia in carcere, disposta nei confronti del cittadino straniero indagato per il reato di sfruttamento della prostituzione. Non è accolto il motivo di ricorso relativo alla mancata nomina di un interprete. La diffusa memoria difensiva e la documentazione presentata al tribunale del riesame denotano infatti piena comprensione delle accuse e altrettanto piena capacità di organizzare la propria difesa. I ristretti tempi che caratterizzano la procedura dinanzi al tribunale del riesame, non consentono i...
Corte di Cassazione, Sez. III Penale, Sent. n. 15380 del 22 aprile 2010