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Risultati della ricerca per: “Traduzione e legalizzazione degli atti”

Sono state trovate 163 decisioni - pagina Pagina 12 di 17

16/11/2005 - Italiana - Civile - Cassazione
In tema di espulsione amministrativa dello straniero, il principio per cui l'omessa traduzione del decreto nella lingua nota all'interessato o, ove sia stata data attestazione dell'impossibilità di traduzione, in una delle lingue cosiddette veicolari indicate dall'art. 13 del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, comporta la nullità del provvedimento di espulsione, salvo che lo straniero conosca la lingua italiana, e che di tale circostanza venga fornita la prova, anche in via presuntiva; nell'affermare, anche in base a presunzioni semplici, che lo straniero conosce la lingua italiana, il giudice d...
Corte di cassazione, sez. I civile, sent. n. 23216 del 16 novembre 2005

9/11/2005 - Italiana - Penale - Cassazione
È legittima la mancata nomina di un interprete da parte del giudice di merito a favore dello straniero che, nel corso dell’attività processuale, dimostri, attraverso colloqui e telefonate, di conoscere e comprendere la lingua italiana. L’applicazione dell’art. 143 c.p.p., che prevede la nomina di un interprete al fine di garantire la comprensione dell’accusa formulata contro l’imputato e di seguire il compimento degli atti processuali, è subordinata all’accertamento dell’ignoranza della lingua italiana da parte di quest’ultimo. Nel caso di specie, quindi, non risulta leso il...
Corte di cassazione, sez. II, sent. n. 40807 del 9 novembre 2005

27/10/2005 - Italiana - Amministrativo - TAR
È illegittimo il provvedimento che nega l’attestazione di disponibilità di quota per beneficiare della conversione del permesso di soggiorno per motivi di studio in quello per lo svolgimento di attività di lavoro autonomo, nella fattispecie “servizi di traduzione”, motivato con la mera indicazione che questo tipo di attività non rientra nell’ambito delle categorie di lavoro autonomo indicate come “liberi professionisti”. Nella nozione di “liberi professionisti” rientrano non soltanto coloro che esercitano professioni per le quali sono istituiti ordini o elenchi, ma tutti co...
Tar Emilia Romagna, Sez. I di Bologna, Sent. n. 1581 del 27 ottobre 2005

4/4/2005 - Italiana - Penale - Cassazione
L’art. 143 cod. proc. pen., nel prevedere che l’imputato, che non conosca la lingua italiana, possa farsi assistere da un interprete che faccia uso di una lingua di cui abbia la comprensione, presuppone un valutazione di merito circa quale lingua sia effettivamente conosciuta dall’imputato, fermo restando un onere di allegazione e di richiesta della parte interessata. Ne consegue che, qualora ad un imputato di origine ucraina, sia stata assicurata la presenza di un interprete in lingua russa fino al momento in cui abbia eccepito la non perfetta conoscenza di quella russa, le valutazioni ...
Corte di cassazione, sez I, sent. n. 12459 del 4 aprile 2005

24/2/2005 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Il diritto di cui all’art. 6, par. 3 lett. e) CEDU all'assistenza gratuita di un interprete non comprende il diritto alla traduzione scritta di qualsiasi atto processuale, essendo sufficiente un'assistenza linguistica orale (nella specie, il ricorrente al momento della notifica dell’estratto contumaciale della sentenza era stato assistito da un interprete). Sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo del 24 febbraio 2005 sul ric. N. 18913. K.H. – Italia.  Il ricorrente, K. H., è un cittadino yemenita, nato nel 1936 e attualmente detenuto nel penitenziario di Parma. È rapprese...
Sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo del 24 febbraio 2005

21/7/2004 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Non sono fondate le questioni di legittimità costituzionale degli artt. 13, comma 7, e 14, comma 5-bis, del decreto legislativo n. 286 del 1998, nella parte in cui non prevedono l’obbligatorietà della traduzione nella lingua dello straniero del provvedimento di espulsione. Ciò in quanto spetta comunque al giudice di merito, di fronte ai casi concreti, verificare se l'atto ha raggiunto o meno lo scopo per il quale è preordinato ed in particolare se il provvedimento di espulsione sia stato tradotto in una lingua conosciuta o conoscibile dallo straniero. E ancora che, effettuate tali valuta...
Corte costituzionale, sentenza n. 257 del 21 luglio 2004

14/7/2004 - Italiana - Civile - Cassazione
Il giudice di merito non può sindacare la scelta del questore di omettere, in sede di notifica del decreto di espulsione, la traduzione del provvedimento nella lingua madre dello straniero, qualora detta autorità attesti e specifichi le ragioni per le quali tale operazione sia impossibile. Cass. Sez. 1, sentenza n. 13032 del 14 luglio 2004. Pres. Losavio G, rel. Ceccherini A. Ric. G.G., res. Prefettura Roma. In tema di espulsione amministrativa dello straniero, l'obbligo dell'autorità procedente di tradurre la copia del relativo decreto nelle lingua conosciuta dallo straniero stesso è dero...
Cass. Sez. 1, sentenza n. 13032 del 14 luglio 2004

4/3/2004 - Italiana - Penale - Cassazione
La mancata traduzione della citazione a giudizio dello straniero alloglotto è sanabile con la rinnovazione della citazione disposta dal giudice del dibattimento. Cass. Sez. 1, penale, sentenza n. 10374 del 4 marzo 2004 (cc. 24 febbraio 2004). Pres. Teresi, est. Gemelli. Confl.comp.Gip Trib.Roma. (3/2004) Qualora, instauratosi il giudizio a carico di imputato straniero, venga eccepita come causa di nullità la mancata traduzione del decreto di rinvio a giudizio nella lingua dello stesso, spetta al giudice del dibattimento, ove ritenga fondata detta eccezione, provvedere alla rinnovazione della...
Cass. Sez. 1, penale, sentenza n. 10374 del 4 marzo 2004

24/10/2003 - Italiana - Penale - Cassazione
L'ordinanza che dispone una misura cautelare nei confronti di uno straniero che non conosce la lingua italiana deve essere tradotta, a pena di nullità, in una lingua a lui nota; ma il giudice non è tenuto a disporre la traduzione nel momento in cui la emette, ove dagli atti non risulti la non conoscenza della lingua italiana da parte dell’indagato. Cass. Sez. Unite penali, sentenza n. 5052, 24 settembre 2003 – 9 febbraio 2004. Pres. Marvulli, rel. Battisti. Ric. Zalagaitiz. (1/2004) 1. Con ordinanza del 22 febbraio 2001 il Gip del Tribunale di Taranto disponeva la misura della custodia c...
Cass. Sez. Unite penali, sentenza n. 5052, 24 settembre 2003 – 9 febbraio 2004

9/9/2003 - Italiana - Penale - Cassazione
Il diritto all'interprete per soggetto che non conosca la lingua italiana va riconosciuto alla sola persona dell'imputato. Cass. Sez. 3, penale, sentenza n. 35291 del 9 settembre 2003 (ud. 24 giugno 2003). Pres. Toriello, rel. Piccialli. Imp. Karpo. Il diritto all'interprete per soggetto che non conosca la lingua italiana va riconosciuto alla sola persona dell'imputato, atteso che le dichiarazioni rese da soggetto straniero diverso dal predetto non è regolamentata dall'art. 143 c.p.p., con la conseguente inapplicabilità della sanzione di nullità dell'atto assunto, ostandovi il principio di ...
Cass. Sez. 3, penale, sentenza n. 35291 del 9 settembre 2003