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Risultati della ricerca per: “Traduzione e legalizzazione degli atti”

Sono state trovate 162 decisioni - pagina Pagina 11 di 17

12/3/2007 - Italiana - Penale - Cassazione
Non può instaurarsi un valido giudizio di convalida dell’arresto del cittadino extracomunitario che sia condotto dinanzi al tribunale per essere sottoposto al giudizio direttissimo non comprendendo alcunché della lingua italiana. Affinché questo giudizio sia legittimo non è sufficiente che lo straniero imputato sia condotto in udienza, ma è necessaria la sua presenza consapevole, possibile solo nel caso in cui alla medesima udienza venga convocato anche un interprete. Tale adempimento incombe sul pubblico ministero. In mancanza di tale requisito essenziale il tribunale non può né conv...
Corte di cassazione, sez. V, sent. n. 10517 del 12 marzo 2007

7/2/2007 - Italiana - Penale - Cassazione
È nulla la sentenza emessa dalla Corte d’appello nei confronti di due imputati stranieri che, non conoscendo la lingua italiana, non hanno compreso il suo contenuto. Agli stessi deve essere inoltre notificata la sentenza di primo grado tradotta in una lingua a loro comprensibile per permettergli di presentare eventualmente ulteriori atti di appello. L’art. 143 c.p.p. deve essere inteso come diritto per lo straniero di ottenere la traduzione di tutti gli atti a lui diretti e a cui partecipa, sia scritti che orali; solo così è garantito pienamente il suo diritto di difesa. Corte di cassaz...
Corte di cassazione, sez. VI, sent. n. 4929 del 7 febbraio 2007

28/11/2006 - Italiana - Penale - Cassazione
Sono respinti i ricorsi tendenti a far dichiarare la nullità della richiesta di proroga delle indagini e della richiesta di rinvio a giudizio in quanto non tradotti in polacco, unica lingua conosciuta dagli imputati. Sciogliendo il contrasto giurisprudenziale formatosi in materia, le S.U. affermano il principio secondo cui tali atti vanno tradotti a pena di nullità, in quanto trattasi di atti nei quali vengono indicati elementi a carico dell’indagato o dell’imputato e che fanno sorgere una necessità di difesa. Tuttavia, si tratta di una nullità sanabile. Nel caso di specie infatti, la ...
Corte di cassazione, Sezioni unite, sent. n. 39298 del 28 novembre 2006

23/10/2006 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
È sollevata questione di legittimità costituzionale dell’art. 3, comma 3, del d.P.R. 394/99, nella parte in cui prevede che, per indisponibilità di personale idoneo alla traduzione, una sintesi del provvedimento di espulsione sia comunicata alla straniero in una delle lingue veicolari. L’incomprensione assoluta, da parte dello straniero, del contenuto dell’atto a lui notificato, pone la norma citata in contrasto con il diritto di difesa garantito dall’art. 24 della Costituzione. Giudice di pace di Palermo, ordinanza n. 832 del 23 ottobre 2006, Giud. Lazzara. A.A. – Prefetto di Pal...
Giudice di pace di Palermo, ordinanza n. 832 del 23 ottobre 2006

16/5/2006 - Italiana - Penale - Cassazione
Non c’è l’obbligo di traduzione nella lingua conosciuta dallo straniero interessato dell’ordinanza del GIP di custodia cautelare in carcere nel caso in cui sia assolutamente irragionevole ritenere che dopo una lunga permanenza in Italia, nel caso di specie almeno cinque anni, l’indagato non abbia appreso la lingua italiana. Tribunale di Bologna, Sezione Riesame, Ordinanza del 16 Maggio 2006. Avverso l'ordinanza del GIP di Rimini, proponeva richiesta di riesame il difensore di G.V., con riserva di motivi. All'udienza domandava l'annullamento dell'ordinanza applicativa del GIP di Rimini...
Tribunale di Bologna, Sezione Riesame, Ordinanza del 16 Maggio 2006

11/5/2006 - Italiana - Penale - Merito
È nulla l’ordinanza che dispone la misura cautelare della detenzione carceraria emessa nei confronti di cittadini albanesi indagati per reati di furto e associazione a delinquere, in quanto non notificata loro in lingua albanese. A nulla rileva la presenza di un interprete di lingua albanese in sede di interrogatorio, dal momento che tale alternativa è considerata valida solo nel caso in cui la mancata conoscenza della lingua italiana da parte dello straniero venga accertata in un momento successivo all’emissione dell’ordinanza che dispone una misura cautelare, in sede di interrogatori...
Tribunale di Bologna, Sezione Riesame, Ordinanza 8-11 maggio 2006

3/3/2006 - Italiana - Penale - Cassazione
Anche l’avviso di conclusione delle indagini preliminari deve essere tradotto nella lingua conosciuta dall’indagato nel caso in cui risulti che egli non comprende la lingua italiana, poiché trattasi di un atto che non solo contiene l’addebito all’imputato, ma consente anche importanti attività partecipative allo stesso. La sua omessa traduzione determina quindi la nullità di ordine generale (ex art. 178, lett. c), c.p.p.) a regime intermedio dell’avviso, nullità che si ripercuote inevitabilmente sulla richiesta di rinvio a giudizio che però è sanata, a norma dell’art. 183, co...
Corte di cassazione, sez. IV, sent. n. 7664 del 3 marzo 2006

24/1/2006 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
È rilevante la questione di legittimità costituzionale dell’art. 3, comma 3, ultimo periodo, del d.P.R. 31 agosto 1999, n. 394, nella parte in cui dispone che i provvedimenti adottati nei confronti dello straniero debbano essere accompagnati da una sintesi del loro contenuto in una lingua comprensibile all’interessato ovvero, ove ciò non sia possibile per indisponibilità di personale idoneo alla traduzione in tale lingua, in una delle lingue francese, inglese o spagnolo, a scelta del destinatario. Tale previsione si pone in contrasto con la garanzia del diritto di difesa previsto dall...
Giudice di pace di Palermo, ordinanza n. 184 del 24 gennaio 2006

23/12/2005 - Italiana - Amministrativo - TAR
È legittimo il provvedimento di diniego di rilascio del permesso di soggiorno per protezione sociale opposto alla cittadina extracomunitaria che non ha completato il programma di inserimento sociale. Inoltre, la mancata traduzione del provvedimento nella lingua madre della ricorrente non costituisce una nullità, bensì mera irregolarità, a maggior ragione quando dai fatti risulti che l’interessata abbia avuto piena conoscenza del contenuto dell’atto. Infine, il pericolo prospettato per la ricorrente a seguito del suo rientro in patria costituiscono una mera allegazione, priva di qualsia...
Tar Piemonte, Sez. II, Sent. n. 4463 del 23 dicembre 2005

16/11/2005 - Italiana - Civile - Cassazione
In tema di espulsione amministrativa dello straniero, il principio per cui l'omessa traduzione del decreto nella lingua nota all'interessato o, ove sia stata data attestazione dell'impossibilità di traduzione, in una delle lingue cosiddette veicolari indicate dall'art. 13 del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, comporta la nullità del provvedimento di espulsione, salvo che lo straniero conosca la lingua italiana, e che di tale circostanza venga fornita la prova, anche in via presuntiva; nell'affermare, anche in base a presunzioni semplici, che lo straniero conosce la lingua italiana, il giudice d...
Corte di cassazione, sez. I civile, sent. n. 23216 del 16 novembre 2005