15/12/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Ai sensi degli articoli 45 TFUE e 7, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 492/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2011, relativo alla libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione, deve intendersi per figlio di un lavoratore frontaliero che può beneficiare indirettamente dei vantaggi sociali di cui a quest’ultima disposizione, quali il finanziamento degli studi concesso da uno Stato membro ai figli dei lavoratori che esercitano o hanno esercitato la propria attività in tale Stato, non solo il figlio che ha un legame di filiazione con il lavoratore in ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, 15 dicembre 2016, C401
30/11/2016 - Italiana - Civile - Merito
Ha carattere discriminatorio la condotta dell’Inps che neghi agli interessati il diritto all’assegno di natalità previsto dall’art. 1 c. 125 l. 190/14 in quanto non soggiornanti di lungo periodo, stante il contrasto tra la norma interna e l'art. 12 della direttiva CE 2011/98, volta a garantire parità di trattamento ai cittadini di paesi terzi ammessi in uno Stato membro a fini diversi dall'attività lavorativa nonché ai cittadini dei paesi terzi che sono stati ammessi in uno Stato membro a fini lavorativi, con i lavoratori cittadini dello stato membro, nel settore della sicurezza soci...
Corte di appello di Brescia, 30 novembre 2016, n. 444
27/10/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 94, paragrafi 1 e 2, del regolamento (CEE) n. 1408/71 del Consiglio, del 14 giugno 1971, relativo all’applicazione dei regimi di sicurezza sociale ai lavoratori subordinati, ai lavoratori autonomi e ai loro familiari che si spostano all’interno della Comunità, nella versione modificata e aggiornata dal regolamento (CE) n. 118/97 del Consiglio, del 2 dicembre 1996, come modificato dal regolamento (CE) n. 647/2005 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 13 aprile 2005, deve essere interpretato nel senso che non osta ad una normativa di uno Stato membro che non prende in con...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, 27 ottobre 2016, n. 465/14
22/9/2016 - Italiana - Civile - Merito
In tema di diritto all’assegno di cui all’art. 1, co. 125, l. n. 190/2014 (cd. bonus bebè), è discriminatoria la condotta tenuta dall’Inps consistente nell’avere negato ai ricorrenti, cittadini stranieri extra Ue regolarmente soggiornanti in Italia, detto assegno. Infatti, contrasta con il principio di parità di trattamento di cui alla direttiva 2011/98/UE, subordinare il riconoscimento dell’assegno in questione al possesso, da parte dello straniero non Ue, del permesso di soggiorno per lungo soggiornanti (Nel caso di specie, non solo i ricorrenti sono legalmente soggiornanti in I...
Tribunale di Bergamo, sez. lavoro, ord. n. 4897 del 22 settembre 2016
21/9/2016 - Italiana - Civile - Merito
In tema di diritto all’assegno di cui all’art. 1, co. 125, l. n. 190/2014 (cd. bonus bebè), è discriminatoria la condotta tenuta dall’Inps consistente nell’avere negato alla ricorrente, cittadina bosniaca regolarmente soggiornante in Italia, detto assegno. Infatti, contrasta con il principio di parità di trattamento di cui alla direttiva 2011/98/UE, subordinare il riconoscimento dell’assegno in questione al possesso, da parte dello straniero non Ue, del permesso di soggiorno per lungo soggiornanti. Tribunale di Brescia, sez. lavoro, previdenza e assistenza obbligatoria, ord. n. 73...
Tribunale di Brescia, sez. lavoro, previdenza e assistenza obbligatoria, ord. n. 7338 del 21 settembre 2016
9/8/2016 - Italiana - Civile - Merito
Ha carattere discriminatorio la condotta dell’Inps consistita nell’avere negato ai ricorrenti (genitori di 2 figli nati nel corso del 2015 e in possesso di un permesso di soggiorno per motivi lavorativi) l’assegno di natalità ex art. 1, co. 125, l. n. 190/2014. Infatti, l’art. 12, dir. 2011/98/UE, stabilisce che i cittadini di paesi terzi che sono stati ammessi in uno Stato Ue a fini diversi dall’attività lavorativa, ai quali è consentito lavorare e che sono in possesso di un permesso di soggiorno e quelli che sono stati ammessi in uno Stato UE a fini lavorativi, beneficiano dello...
Tribunale di Bergamo, sez. lavoro, ord. n. 4474 del 9 agosto 2016
4/8/2016 - Italiana - Civile - Merito
In tema di assegno sociale ex art. 3 co. 6, l. n. 335/1995, non sussiste il diritto dell’Inps ad ottenere la restituzione da parte del beneficiario, cittadino straniero soggiornante di lungo periodo, della somma erogata, per essersi lo straniero assentato dal territorio nazionale per un periodo superiore a quello tollerabile (ovvero, secondo l’inps, oltre un mese). Infatti, rientri temporanei dello straniero nel suo Paese d’origine non giustificano né la sospensione né la pretesa di restituzione se il centro di interessi e la residenza anagrafica dell’interessato rimangono in Italia....
Tribunale di Brescia, sez. lavoro, sent. n. 778 del 4 agosto 2016
19/7/2016 - Italiana - Civile - Cassazione
In tema di riconoscimento dell’indennità di accompagnamento e della pensione di inabilità chiesto dallo straniero privo del permesso di soggiorno per lungo soggiornanti, nel nostro ordinamento non può essere consentita alcuna differenziazione tra cittadini italiani e stranieri; non solo quella sulla base della cittadinanza, ma neppure sulla base della durata della residenza (sia essa riferita al territorio nazionale o alla regione che eroga la prestazione), dovendosi invece avere riguardo esclusivamente alla soddisfazione del bisogno. Quanto al requisito reddituale, esso integra un elemen...
Corte di cassazione, sez. lavoro, sent. n. 14771 del 19 luglio 2016
15/7/2016 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È manifestamente inammissibile la q.l.c. dell’art. 80, co. 19, legge 23.12.2000, n. 388 (legge finanziaria 2001) nella parte in cui subordina al requisito della titolarità del permesso per lungo soggiornanti, la concessione agli stranieri legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato da almeno dieci anni, del beneficio dell’assegno sociale. Il giudice rimettente non si è posto il problema della eventuale applicabilità, anche solo per escluderla, al caso specifico della disciplina dettata dall’art. 20, co. 10, d.l. n. 112 /2008,il quale stabilisce che l’assegno sociale è corri...
Corte costituzionale, ord. n. 180 del 15 luglio 2016
14/7/2016 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È costituzionalmente illegittimo l’art. 18, comma 5, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, che limita l’ammontare della pensione di reversibilità quando il coniuge scomparso aveva contratto matrimonio a un’età superiore ai settant’anni e il coniuge superstite era più giovane di almeno vent’anni. Infatti, ogni limitazione del diritto alla pensione di reversibilità deve rispettare i principi di eguaglianza e di ragionevolezza e il principio di solidarietà, che è alla base del trattamento previdenziale in esame, e non deve interferire con le scelte di vita dei singoli, espressi...
Corte Costituzionale, sentenza n. 174 del 14 luglio 2016