25/6/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
Non è discriminatoria la previsione legislativa che subordina l’erogazione dell’assegno sociale per i cittadini stranieri al requisito del soggiorno legale per almeno dieci anni sul territorio nazionale. Il beneficio de quo, rivolgendosi a chiunque abbia compiuto 65 anni di età, persegue finalità peculiari e diverse rispetto a quelle proprie delle misure di assistenza legate alla tutela di bisogni primari della persona che non tollerano discriminazioni correlate al radicamento territoriale. Il legislatore – come ha chiarito in maniera costante la giurisprudenza, anche di legittimità ...
Corte di cassazione, sez. Lavoro, 25 giugno 2019, n. 16990
17/6/2019 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
Deve essere sollevata dinanzi la Corte costituzionale la questione di legittimità dell’art. 1 della legge 190/2014 in relazione agli artt. 3, 31 e 117 c. 1 Cost., artt. 20, 21, 24, 31 e 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, nella parte in cui prevede, ai fini dell’erogazione dell’assegno di natalità ai cittadini extra-UE, la titolarità del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, anziché la titolarità del permesso di soggiorno e di lavoro di durata non inferiore ad un anno, in applicazione della disposizione generale contenuta nell’art. ...
Corte di cassazione, sez. lavoro, 17 giugno 2019, n. 16172
6/6/2019 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’articolo 87, paragrafo 8, del regolamento (CE) n. 883/2004 modificato dal regolamento(CE) n. 988/2009, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, deve essere interpretato nel senso che ad una persona che, alla data di applicazione del regolamento n. 883/2004, esercitasse un’attività subordinata in uno Stato membro e un’attività autonoma in un altro Stato membro, simultaneamente assoggettata alle legislazioni applicabili in materia di sicurezza sociale di tali due Stati membri, si applica la legislazione di un solo Stato membro, senza che sia stata presentata previa...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. VI, sentenza del 6 giugno 2019 nella causa C-33/18
4/6/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
Ai fini del riconoscimento del diritto all’assegno sociale da parte di straniero titolare di permesso di soggiorno UE, non è richiesto, al momento della relativa domanda amministrativa, il requisito della residenza in aggiunta al possesso della carta di soggiorno. Infatti il titolo di soggiorno richiesto dal legislatore è di per sé comprovante la presenza stabile e non episodica sul territorio italiano, ha lo stesso valore della residenza per il cittadino italiano ed è quindi da ritenersi requisito alternativo e non aggiuntivo, diversamente da quanto ritenuto dal Giudice di merito ad avv...
Corte di cassazione, sez. lavoro, 4 giugno 2019, n. 15170
1/4/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
La Corte di cassazione invoca la Corte di giustizia ai sensi dell’art. 267 TFUE, affinché si pronunci, in via pregiudiziale, sulla seguente questione: «se l'art. 12, paragrafo 1 lett. e) della direttiva 2011/98/ del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, nonché il principio di parità di trattamento tra titolari del permesso unico di soggiorno e di lavoro e cittadini nazionali, debbano essere interpretati nel senso che ostano a una legislazione nazionale in base alla quale, al contrario di quanto previsto per i cittadini dello Stato membro, nel computo degli appartenent...
Corte di cassazione, sez. lavoro, 1 aprile 2019, n. 9022
15/3/2019 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Inammissibile è la questione di legittimità costituzionale così come prospettata dal Tribunale remittente in ordine ai requisiti previsti dall’art. 74, c. 1, d.lgs. 151/01 per l’ottenimento dell’assegno di maternità. L’ordinanza si riferisce genericamente ed erroneamente a «norme di principio, espresse in direttive, e alle quali l’Italia ha comunque dato attuazione (proprio con la legge 97/2013)», richiamando così indirettamente e impropriamente solo la normativa relativa allo status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo, non riferibile alla cont...
Corte costituzionale, ordinanza 15 marzo 2019, n. 52
15/3/2019 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
La giurisprudenza costituzionale ha già chiarito che entro i limiti consentiti dall’art. 11 della direttiva 25 novembre 2003, n. 2003/109/CE e comunque nel rispetto dei diritti fondamentali dell’individuo assicurati dalla Costituzione e dalla normativa internazionale, il legislatore può riservare talune prestazioni assistenziali ai soli cittadini e alle persone ad essi equiparate soggiornanti in Italia, il cui status vale di per sé a generare un adeguato nesso tra la partecipazione alla organizzazione politica, economica e sociale della Repubblica, e l’erogazione della provvidenza. Le...
Corte costituzionale, sentenza 15 marzo 2019, n. 50
13/3/2019 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
La Regione Emilia Romagna, premesso che le disposizioni in materia di immigrazione sono espressamente qualificate dal TUI come normazione di principio per le regioni in quanto «nelle materie di competenza legislativa delle regioni, le disposizioni del presente testo unico costituiscono principi fondamentali ai sensi dell'art. 117 della Costituzione» e che «per le materie di competenza delle regioni a statuto speciale e delle province autonome, esse hanno il valore di norme fondamentali di riforma economico-sociale della Repubblica», solleva questione di legittimità costituzionale su alcun...
Regione Emilia-Romagna, ricorso n. 11 del 13 marzo 2019
12/2/2019 - Italiana - Civile - Merito
L’assegno di maternità, regolato dal d.lgs. n. 151/2000 all’art. 74, ha carattere assistenziale e non è sorretto né da un meccanismo contributivo e né è finanziato dalla fiscalità generale. Per esso non trova applicazione l’art. 2, comma 2 del DPCM n. 452/2000, il quale stabilisce il requisito della residenza nel territorio dello Stato al momento della nascita del figlio, ma essendo riconosciuto alle donne residenti senza precisare se tale requisito debba sussistere al momento del parto piuttosto che al momento della presentazione dell’istanza amministrativa, deve ritenersi che, ...
Tribunale ordinario di Padova, sentenza 12 febbraio 2019, n. 123
7/2/2019 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il regolamento (CE) n. 883/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, e in particolare il suo articolo 67, letto in combinato disposto con l’articolo 11, paragrafo 2, dello stesso, dev’essere interpretato nel senso che l’ammissibilità di una persona a prestazioni familiari nello Stato membro di residenza, in favore di familiari residenti in altro Stato membro, non richiede che tale persona eserciti un’attività professionale subordinata in tale Stato membro né che quest’ultimo le versi una prestazione...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, sentenza del 7 febbraio 2019 nella causa C-322/17