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Risultati della ricerca per: “Previdenza e sicurezza sociale”

Sono state trovate 394 decisioni - pagina Pagina 3 di 40

17/2/2022 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Sono manifestamente inammissibili le questioni di legittimità costituzionale, sollevate in riferimento agli artt. 31 e 117, co. 1, Cost., quest’ultimo in relazione agli artt. 20, 21, 33 e 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, dell’art. 3, co. 1, lett. a), n. 1), del d.lgs. n. 147/2017 il quale, tra i diversi requisiti per l’ottenimento del reddito di inclusione (ReI), richiedeva agli stranieri il “possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo”. Sono invece infondate le questioni di legittimità costituzionale della citata disposizio...
Corte costituzionale, 17 febbraio 2022, n. 34

25/1/2022 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Sono in parte inammissibili e in parte infondate le questioni di costituzionalità [per violazione degli artt. 2, 3, 31, 38 e 117, co. 1 Cost., quest’ultimo in relazione all’art. 14 CEDU e agli artt. 20 e 21 della Carta dei diritti fondamentali UE] dell’art. 2, co. 1, lettera a), n. 1), del d.l. n. 4/ 2019 che, per gli stranieri, subordina l’accesso al reddito di cittadinanza alla titolarità del permesso per soggiornanti di lungo periodo, escludendo i titolari di permesso unico di lavoro (art. 5, co. 8.1, TUI) ovvero del permesso di soggiorno di almeno un anno di cui all’art. 41 TUI...
Corte costituzionale, 25 gennaio 2022, n. 19

16/12/2021 - Italiana - Penale - Cassazione
Sussiste il reato previsto dall'art. 316 ter c.p. nel caso in cui la persona ometta di comunicare all’INPS il proprio trasferimento e la permanenza all’estero, continuando a percepire l’assegno sociale dall’Ente, prelevando le relative somme dal proprio conto corrente in occasione di periodici rientri in Italia. L’allontanamento dal territorio dello Stato e la permanenza all'estero comportano infatti il venir meno del presupposto per l'erogazione della prestazione, che è dunque percepita indebitamente. Circa l’elemento soggettivo, il dolo è correttamente individuato nella perdura...
Corte di cassazione, sez. VI penale, 16 dicembre 2021, n. 46095

1/12/2021 - Italiana - Civile - Merito
La Regione Liguria ha attuato una condotta discriminatoria indicando agli enti del servizio sanitario regionale di escludere i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea i quali non sono in possesso di un permesso per soggiornanti di lungo periodo dal beneficio economico per persone non autosufficienti regolato dalla delibera regionale n. 1106/2006. Il requisito del possesso di tale titolo di soggiorno realizza infatti un criterio di distinzione arbitrario, non essendovi alcuna ragionevole correlazione tra la durata della residenza e le situazioni di bisogno o di disagio – pre...
Tribunale di Milano, sez. lavoro, 1 dicembre 2021, n. 29378

11/11/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Nella situazione in cui un cittadino europeo si è trasferito in un altro Stato membro per esercitarvi un’attività autonoma ed è in seguito fallito, una normativa nazionale che subordina il beneficio della separazione (in linea di principio integrale e automatica) dei diritti di pensione dalla massa fallimentare al previo ottenimento, nello Stato ospitante, di un’autorizzazione a fini fiscali del piano pensionistico da cui tali diritti derivano anche se il piano pensionistico è stato costituito e autorizzato nello Stato membro di origine prima del trasferimento costituisce un ostacolo a...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 11 novembre 2021, causa C-168/20, MH e ILA (Droits à pension en cas de faillite)

28/10/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto alla parità di trattamento in materia di accesso ed erogazione di beni e servizi a disposizione del pubblico previsto dall’art. 11, par. 1, lett. f), direttiva 2003/109 (per quanto riguarda i soggiornanti di lungo periodo), dall’articolo 12, par. 1, lett. g), direttiva 2011/98 (sul c.d. permesso unico lavoro) e dall’articolo 14, par.1, lett. g), direttiva 2009/50 (sulla c.d. Carta blu) osta alla normativa italiana che esclude le categorie di cittadini di Paesi terzi contemplati da tali direttive dal beneficio della «carta della famiglia». Per quanto riguarda i beneficiari d...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 28 ottobre 2021, causa C-462/20, ASGI e a.

2/9/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’assegno di natalità e l’assegno di maternità previsti dal diritto italiano rientrano nei settori della sicurezza sociale definiti nel regolamento n. 883/2004 per i quali i cittadini di paesi terzi di cui all’articolo 3, par. 1, lett. b) e c), dir. 2011/98 beneficiano dello stesso trattamento riservato ai cittadini dello Stato membro in cui soggiornano, secondo quanto previsto dall’art. 12, par. 1, lett. e), della stessa direttiva. Tale disposizione, che dà espressione concreta al diritto di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale riconosciuto dalla Carta dei diritti fondamen...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 2 settembre 2021, causa C-350/20, O.D. e a. contro Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS)

15/7/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Costituiscono «prestazioni di malattia» e, come tali, rientrano nell’ambito di applicazione del reg. n. 883/2004 le prestazioni di cure mediche, finanziate dallo Stato prescindendo da ogni valutazione individuale e discrezionale delle esigenze personali ed erogate alle persone individuate come beneficiarie dalla normativa nazionale. Secondo il sistema di norme di conflitto istituito da detto regolamento, i cittadini europei economicamente inattivi rientrano, in linea di principio, nella sfera di applicazione dello Stato membro di residenza. Ne segue che lo Stato ospitante non può rifiutar...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 15 luglio 2021, causa C-535/19, A (Soins de santé publics)

15/6/2021 - Italiana - Civile - Merito
La condotta dell’INPS consistente nel limitare, senza motivazioni ragionevoli, l’accesso al c.d. bonus asilo da parte degli stranieri a coloro i quali sono in possesso di un permesso per soggiornanti di lungo periodo o titolari di protezione internazionale ha carattere discriminatorio (si tratta, in particolare, di una discriminazione indiretta in base alla nazionalità ex art. 43 TUI) in quanto si pone in contrasto, da un lato, con il reg. 883/2004 e l’art. 12 dir. 98/2011e, dall’altro, con la norma di legge istitutiva della prestazione controversa (art. 1, comma 355, legge 232/2016) ...
Corte d’appello di Milano, sez. lavoro, 15 giugno 2021, n. 633

20/5/2021 - Italiana - Civile - Cassazione
Dopo l’intervento della Corte costituzionale che ha espunto la necessità del possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo, requisito per l’attribuzione ai cittadini extra-UE dell’indennità di accompagnamento è il carattere non episodico e non di breve durata della legale permanenza in Italia. Ne segue che è infondata la tesi per cui chi richiede la prestazione di invalidità deve obbligatoriamente possedere un titolo di soggiorno da almeno un anno. [Nella fattispecie il requisito inerente al soggiorno è soddisfatto da un cittadino straniero che, nel tempo, ha ripetutamente ...
Corte di cassazione, sez. VI civile, 20 maggio 2021, n. 13789