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Risultati della ricerca per: “Previdenza e sicurezza sociale”

Sono state trovate 395 decisioni - pagina Pagina 11 di 40

2/6/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
È respinto il ricorso della Commissione europea per l’inadempimento dei Paesi Bassi, in relazione alla tariffa agevolata sui mezzi di trasporto concessa ai soli studenti olandesi iscritti nei Paesi Bassi presso un istituto di istruzione pubblico o privato e agli studenti provenienti da altri Stati Ue che sono economicamente attivi nei Paesi Bassi o vi hanno acquisito un diritto di soggiorno permanente. Si tratta infatti di «aiuti di mantenimento agli studi consistenti in borse di studio o prestiti per studenti», di cui all’art. 24, par. 2, della direttiva 2004/38, e pertanto il Regno de...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, C 233/14, Commissione europea c. Paesi Bassi, sent. del 2 giugno 2016

15/4/2016 - Italiana - Civile - Merito
È discriminatorio il mancato riconoscimento da parte dell’Inps dell’assegno (cd. bonus bebè) di cui all’art. 1, co. 125, l. n. 190/214 (legge di stabilità 2015) in favore della cittadina albanese in possesso di permesso di soggiorno per motivi familiari ma non del permesso per lungo soggiornanti. Infatti, condizionare il riconoscimento del cd. bonus bebè ai figli di cittadini non Ue, al possesso da parte di questi ultimi del permesso di soggiorno di lungo periodo, crea una disparità di trattamento fra cittadini italiani e stranieri che, nel caso in cui questi ultimi siano anche “l...
Tribunale di Bergamo, sez. lavoro, ord. n. 2228 del 15 aprile 2016

11/3/2016 - Italiana - Civile - Merito
Hanno natura discriminatoria la delibera della Giunta della Regione Lombardia e la determinazione dirigenziale del Comune di Milano, nella parte in cui prevedono, per i soli cittadini stranieri, ai fini dell’accesso al contributo sul canone di locazione, il requisito dell’esercizio di una regolare attività lavorativa nonché il requisito della residenza da almeno 10 anni nei territorio nazionale ovvero di 5 anni nella Lombardia. Infatti, l’art 41 TUI prevede la parità di trattamento tra italiani e stranieri titolari di permesso di soggiorno non inferiore ad un anno nell’accesso a pro...
Tribunale di Milano, sez. lavoro, ord. dell’11 marzo 2016

25/2/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 24 della direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini Ue e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, e l’art. 4 del reg. (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, vanno interpretati nel senso che non ostano a una normativa di uno Stato membro (come quella tedesca) che esclude dal beneficio di talune «prestazioni speciali in denaro a carattere non contributivo», ai sensi dell’art. 70, par. 2, del reg. n. 883/2004, che sono parimenti costitutive di una «prestazione d’assistenza ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, C 299/14, sent. del 25 febbraio 2016

4/2/2016 - Italiana - Civile - Merito
Ha diritto a percepire l’assegno sociale ex art. 3, co. 6, l. n. 335/1995 la cittadina cinese, titolare di permesso di soggiorno per lungo soggiornanti, che si è vista rifiutare il beneficio richiesto da parte dell’Inps a causa della ritenuta inidoneità della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà allegata alla domanda, in quanto la ricorrente avrebbe mancato di presentare una dichiarazione reddituale rilasciata dalle autorità del paese di origine (come richiesto dall’art. 3, d.P.R. n. 445/2000). Infatti, la norma richiamata è di natura amministrativa e di rango inferiore ri...
Tribunale di Brescia, sez. lavoro, sent. n. 167 del 4 febbraio 2016

25/1/2016 - Italiana - Civile - Merito
Deve ritenersi discriminatoria e contraria all’art. 43 TUI la condotta del Comune di Firenze e dell’Inps volta a negare l’assegno ai nuclei familiari numerosi alla ricorrente, madre di tre figli minori conviventi, in quanto non in possesso del titolo di soggiorno di lungo periodo. Infatti, nella materia dei sussidi familiari, seppure estranea alla tutela del bene primario della salute o alle condizioni minime di sopravvivenza, il periodo minimo significativo del carattere di stabilità della presenza sul territorio da parte del cittadino terzo è stato già determinato nella direttiva 20...
Tribunale di Firenze, sez. lavoro, ord. n. 472 del 25 gennaio 2016

21/1/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La Repubblica di Cipro è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti ai sensi degli artt. 45 e 48 TFUE nonché dell’art. 4, par. 3, TUE, non avendo eliminato, con effetto retroattivo a decorrere dal 1º maggio 2004, il criterio relativo all’età contenuto nell’art. 27, legge 97 (I)/1997 (sulle pensioni), che dissuade i lavoratori dal lasciare il proprio Stato membro d’origine per svolgere un’attività lavorativa in un altro Stato membro o presso un’istituzione dell’Ue o un’altra organizzazione internazionale, e da cui consegue una disparità di trattamento tra i lavoratori mi...
CGUE, sez. I, C 515/14, Commissione europea c. Repubblica di Cipro, sent. del 21 gennaio 2016

21/1/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 5, lett. a), del regolamento (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, dev’essere interpretato nel senso che le prestazioni di vecchiaia erogate da un regime pensionistico aziendale o di categoria di uno Stato membro e quelle erogate da un regime pensionistico legale di un altro Stato membro, fermo restando che questi due regimi rientrano nell’ambito di applicazione dello stesso regolamento, costituiscono prestazioni equivalenti ai sensi di detta disposizione, in quanto entrambe le categorie di prestazioni perseguono il medesimo obiettivo di gar...
CGUE, sez. IV, C 453/14, Alfred Knauer c. Landeshauptmann von Vorarlberg, sent. del 21 gennaio 2016

30/11/2015 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
Non è manifestamente infondata la q.l.c. dell’art. 74, d.lgs. 151/2001 che, inibendo alla straniera non Ue stabilmente e regolarmente presente nel territorio nazionale, ma priva del permesso di soggiorno di lungo periodo, la fruizione dell’assegno di maternità, diversifica, in violazione dell’art. 3 Cost., il trattamento di situazioni identiche senza alcuna giustificazione razionale. Tale norma, inoltre, pare pure contraria ai valori di solidarietà ex art. 2 Cost. e alle finalità proprie dell’assistenza, quali emergono dall’art. 38 Cost. (estensibili anche alla straniera non Ue) ...
Tribunale di Bergamo, sez. lavoro, ord. n. 1710 del 30 novembre 2015

30/11/2015 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
Non appare manifestamente infondata la q.l.c. dell’art. 74, d.lgs. 151/2001 che, nel subordinare il diritto all’assegno di maternità al possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo e, dunque, al requisito della presenza dello straniero nel territorio dello Stato da almeno 5 anni, introduce un requisito idoneo a generare una irragionevole discriminazione nei confronti del cittadino, in violazione degli artt. 14 della CEDU e 1 del Protocollo aggiuntivo, così come interpretati dalla Corte EDU e replicati nell’art. 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, a sua volta ric...
Tribunale di Bergamo, sez. lavoro, ord. n. 56 del 30 novembre 2015