21/1/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 5, lett. a), del regolamento (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, dev’essere interpretato nel senso che le prestazioni di vecchiaia erogate da un regime pensionistico aziendale o di categoria di uno Stato membro e quelle erogate da un regime pensionistico legale di un altro Stato membro, fermo restando che questi due regimi rientrano nell’ambito di applicazione dello stesso regolamento, costituiscono prestazioni equivalenti ai sensi di detta disposizione, in quanto entrambe le categorie di prestazioni perseguono il medesimo obiettivo di gar...
CGUE, sez. IV, C 453/14, Alfred Knauer c. Landeshauptmann von Vorarlberg, sent. del 21 gennaio 2016
30/11/2015 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
Non è manifestamente infondata la q.l.c. dell’art. 74, d.lgs. 151/2001 che, inibendo alla straniera non Ue stabilmente e regolarmente presente nel territorio nazionale, ma priva del permesso di soggiorno di lungo periodo, la fruizione dell’assegno di maternità, diversifica, in violazione dell’art. 3 Cost., il trattamento di situazioni identiche senza alcuna giustificazione razionale. Tale norma, inoltre, pare pure contraria ai valori di solidarietà ex art. 2 Cost. e alle finalità proprie dell’assistenza, quali emergono dall’art. 38 Cost. (estensibili anche alla straniera non Ue) ...
Tribunale di Bergamo, sez. lavoro, ord. n. 1710 del 30 novembre 2015
30/11/2015 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
Non appare manifestamente infondata la q.l.c. dell’art. 74, d.lgs. 151/2001 che, nel subordinare il diritto all’assegno di maternità al possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo e, dunque, al requisito della presenza dello straniero nel territorio dello Stato da almeno 5 anni, introduce un requisito idoneo a generare una irragionevole discriminazione nei confronti del cittadino, in violazione degli artt. 14 della CEDU e 1 del Protocollo aggiuntivo, così come interpretati dalla Corte EDU e replicati nell’art. 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, a sua volta ric...
Tribunale di Bergamo, sez. lavoro, ord. n. 56 del 30 novembre 2015
11/11/2015 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 80, co. 19, l. n. 388/2000 (legge finanziaria 2001), nella parte in cui subordina al requisito della titolarità del permesso di soggiorno per lungo soggiornanti la concessione agli stranieri legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato della pensione di invalidità civile per sordi e della indennità di comunicazione. Infatti, la discriminazione che la disposizione de qua irragionevolmente opera nei confronti dei cittadini non UE legalmente soggiornanti in Italia, con l’attribuzione di un non proporzionato rilievo alla circos...
Corte costituzionale, sent. n. 230 dell’11 novembre 2015
6/11/2015 - Italiana - Civile - Merito
È discriminatorio il comportamento del Comune di Milano, consistito nel non aver accolto la domanda della ricorrente di attribuzione dell’assegno di cui all’art. 74 d.lgs. n. 151/2001, in quanto sprovvista di permesso di soggiorno di lungo periodo e nel non aver trasmesso la relativa domanda all’Inps. Infatti, in tal modo si introduce di fatto una distinzione arbitraria e non supportata da ragionevole correlabilità tra il requisito richiesto (cittadinanza o soggiorno di lungo periodo) e lo scopo perseguito (sostegno della natalità), non essendo possibile individuare alcun valido motiv...
Tribunale di Milano, sez. lavoro, ord. n. 31522 del 6 novembre 2015
22/10/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 60, par. 1, secondo periodo, del regolamento (CE) n. 987/2009, che stabilisce le modalità di applicazione del reg. (CE) n. 883/2004 relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, deve essere interpretato nel senso che la fictio di cui a tale disposizione (secondo cui, ai fini dell’applicazione degli artt. 67 e 68, reg. n. 883/2004, deve essere tenuto conto della situazione della famiglia nel suo insieme, come se tutti gli interessati – segnatamente per quel che riguarda il diritto a richiedere le prestazioni familiari – fossero soggetti alla legislazione dello Stat...
CGUE, sez. I, C 378/14, Bundesagentur für Arbeit c. T. Trapkowski, sent. del 22 ottobre 2015
22/10/2015 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È manifestamente inammissibile la q.l.c. dell’art. 1, c. 1287, legge n. 296/2006 (finanziaria 2007) nella parte in cui non estende ai cittadini italiani il beneficio della irripetibilità delle somme erogate a norma dell’art. 1, commi 331 e 333, legge n. 266/2005, (finanziaria 2006), ovvero nella parte in cui non ammette la ripetibilità di somme da chiunque indebitamente percepite senza distinzione di cittadinanza, sollevata in riferimento all’art. 3 della Costituzione. Infatti, non possono essere assunte quali tertia comparationis – come è stato fatto dal giudice rimettente in rife...
Corte costituzionale, ord. n. 207 del 22 ottobre 2015
14/10/2015 - Italiana - Amministrativo - TAR
Ha carattere discriminatorio il diniego da parte dell’Inps della domanda di assegno sociale presentata dallo straniero in possesso di carta di soggiorno quale familiare di cittadino dell’Unione Europea ma sprovvisto del requisito della residenza decennale. Infatti, il requisito dei dieci anni di residenza continuativi in Italia ai fini del diritto all’assegno sociale di cui all’art. 3 co. 6 della l. n. 335/1995, introdotto dall’art. 20, d.l. n. 112/2008, si pone in contrasto con il principio di parità di trattamento tra cittadini italiani e familiari stranieri di cittadini Ue, stabi...
Tribunale di Brescia, sez. lavoro, ord. n. 7712 del 14 ottobre 2015
9/10/2015 - Italiana - Civile - Merito
È dichiarato il carattere discriminatorio del diniego opposto dall’Inps alla domanda di assegno di maternità ex art. 75 d.lgs. n.151/2001, presentata dalla straniera, regolarmente soggiornante, ma non in possesso del permesso di soggiorno Ue. Infatti, non si può negare che la norma in esame – ponendo come requisito per la fruizione dell’assegno di maternità dello Stato il possesso della nazionalità italiana o l’essere titolare di permesso di soggiorno Ue – abbia una portata discriminatoria in quanto attribuisce un trattamento differenziato basato, seppur indirettamente, sulla na...
Tribunale di Brescia, sez. lavoro, ord. n. 7518 del 9 ottobre 2015
16/9/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
È respinto il ricorso per inadempimento presentato dalla Commissione europea nei confronti della Repubblica Slovacca, che ha negato a taluni beneficiari residenti in uno Stato membro diverso dalla Slovacchia l’assegno per le cura e assistenza prestate, l’assegno di assistenza e l’assegno di compensazione delle maggiori spese (l. n. 447/2008, relativa agli assegni accordati in compensazione di una grave disabilità) poiché è venuta meno agli obblighi a essa incombenti a ex arti. 48 TFUE, nonché artt. 7 e 21, reg. (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza soc...
CGUE, sez. I, C 433/13, Commissione – Rep. Slovacca, sent. del 16 settembre 2015