17/7/2023 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
In tema di edilizia residenziale pubblica, è incostituzionale il requisito della residenza ultra quinquennale continuativa nel territorio regionale previsto per l’accesso alle graduatorie dall’art. 20-quater, co. 1, lett. a-bis, legge n. 36/2005 della Regione Marche.Corte costituzionale, 17 luglio 2023, n. 145(n. 437/438) (GU serie speciale, n. 29, 19 luglio 2023) LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente: Silvana SCIARRA; Giudici: Daria de PRETIS, Nicolò ZANON, Franco MODUGNO, Augusto Antonio BARBERA, Giulio PROSPERETTI, Giovanni AMOROSO, Francesco VIGANÒ, Luca ANTONIN...
Corte costituzionale, 17 luglio 2023, n. 145
12/6/2023 - Italiana - Civile - Cassazione
L’avvocato tedesco stabilito in Italia ma iscritto alla cassa previdenziale tedesca non deve comunicare i propri redditi alla Cassa forense italiana. L’avvocato può infatti avvalersi della medesima esenzione prevista per i professionisti italiani iscritti ad altre casse previdenziali e che abbiano optato per queste, costituendo l’interpretazione contraria una discriminazione indiretta in base alla nazionalità vietata dal diritto dell’Unione.Corte di cassazione, sez. lavoro civile, 12 giugno 2023, n. 16589(n. 435) ORDINANZA sul ricorso iscritto al n.22665/2017 R.G. Proposta da: CASSA ...
Corte di cassazione, sez. lavoro civile, 12 giugno 2023, n. 16589
22/5/2023 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
In materia di accesso all’edilizia residenziale pubblica, il requisito della «residenza anagrafica nel Veneto da almeno cinque anni, anche non consecutivi e calcolati negli ultimi dieci anni» (art. 25, co. 2, lett. a, della legge regionale Veneto n. 39/2017) appare irragionevole nella misura in cui non presenta alcun collegamento con l’esigenza di soddisfare il bisogno abitativo (ossia con la ratio del servizio di edilizia residenziale pubblica). Ne segue che è rilevante e non manifestamente infondata la questione di costituzionalità per contrasto del predetto requisito con l’art. 3 ...
Tribunale di Padova, sez. II civile, 22 maggio 2023
18/5/2023 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
È rilevante e non manifestamente infondata per contrasto con il principio di uguaglianza e il canone di ragionevolezza (art. 3 Cost.) la questione di costituzionalità relativa al requisito di residenza quinquennale per accedere all’edilizia popolare stabilito dalla Regione Veneto (art. 25, co. 2, lett. a, L.R. n. 39/2017).Tribunale di Padova, sez. II civile, 18 maggio 2023, r.g. n. 6671/2022(n. 434) ASGI – Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione APS (C.F. 97086880156)con gli avv.ti ALBERTO GUARISO e DORA ZAPPIA RAZZISMO STOP ONLUS (C.F. 92073660281)con l’avv. FERRERO M...
Tribunale di Padova, sez. II civile, 18 maggio 2023, r.g. n. 6671/2022
8/4/2023 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
È rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 80, co. 19, l. n. 388/2000 nella parte in cui, condizionando la corresponsione dell’assegno sociale ai cittadini stranieri al possesso della (ex) carta di soggiorno (permesso per soggiornanti di lungo periodo), esclude i titolari di permesso unico lavoro. La questione è sollevata in relazione agli artt. 3 e 38, co. 1, Cost., nonché in relazione agli artt. 11 e 117 Cost., con riferimento all’art. 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e all’art. 12 della direttiva 2...
Corte di cassazione, sez. lavoro, 8 marzo 2023, n. 6979
18/1/2023 - Italiana - Civile - Cassazione
Va rigettato il ricorso dell’INPS avverso la decisione che riconosce il diritto dello straniero titolare di permesso unico lavoro a ricevere l’assegno per il nucleo familiare con riferimento alla moglie e ai figli residenti all’estero. Infatti, come riconosciuto dalla Corte di giustizia UE e dalla Corte costituzionale, in difetto di deroghe espresse e tempestive da parte del legislatore nazionale all’atto del recepimento della direttiva (UE) 2011/98, deve darsi diretta applicazione al principio di parità di trattamento, con la conseguente disapplicazione dell’art. 2, co. 6 bis, d.l....
Corte di cassazione, sez. lavoro civile, 18 gennaio 2023, n. 1425
8/12/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Lo Stato membro “ospitante” non può subordinare la concessione, al partner superstite di un’unione civile validamente costituita e iscritta in un altro Stato membro, di una pensione di reversibilità dovuta in ragione dell’esercizio in tale primo Stato di un’attività professionale da parte del partner deceduto, alla condizione della previa iscrizione dell’unione civile in un repertorio tenuto da tale Stato (art. 45 TFUE e art. 7 regolamento n. 492/2011).[La fattispecie pendente davanti al giudice che ha effettuato il rinvio pregiudiziale riguarda il rifiuto della autorità luss...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 8 dicembre 2022, causa C-731/21, Caisse nationale d’assurance pension
9/11/2022 - Italiana - Civile - Cassazione
Come chiarito dalla Corte di giustizia, l’art.11, par. 1, lett. d), della direttiva 2003/109/CE, che impone di riservare al lungosoggiornante lo stesso trattamento dei cittadini nazionali, è dotato di efficacia diretta. Va pertanto disapplicato l’art. 2, co. 6 bis, l. n. 153/88 (nella formulazione vigente ratione temporis) laddove subordina il diritto all’assegno per il nucleo familiare del soggiornante di lungo periodo in Italia al fatto che i familiari siano parimenti residenti in Italia, obbligo che non è invece previsto per il nucleo familiare dei cittadini italiani.Corte di cassaz...
Corte di cassazione, sez. lavoro civile, 9 novembre 2022, n. 33016
1/8/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il principio del trattamento nazionale concretizzato dall’art. 4 reg. (CE) n. 883/2004 implica che il cittadino dell’Unione economicamente inattivo che abbia stabilito la residenza abituale in uno Stato membro non può vedersi negato, da detto Stato, il beneficio di “prestazioni familiari” (art. 3, par. 1, lett. j, in combinato disposto con l’art. 1, lett. z, reg. cit.) durante i primi 3 mesi del suo soggiorno mentre tale diritto è assicurato, in questi termini, ai cittadini nazionali economicamente inattivi che abbiano fatto ritorno nello Stato in questione dopo essersi avvalsi del...
Corte di giustizia dell’Unione europea, (GS), 1 agosto 2022, causa C-411/20, Familienkasse Niedersachsen-Bremen
7/7/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Se la persona interessata ha lavorato e versato contributi esclusivamente nello Stato membro debitore di pensione di vecchiaia, tanto anteriormente quanto successivamente al trasferimento della sua residenza in altri Stati membri dove la stessa ha compiuto periodi di cura della prole, lo Stato membro in questione deve prendere in considerazione tali periodi di cura dei figli maturati in altri Stati membri ai sensi dell’art. 21 TFUE, quando non sono soddisfatti i requisiti per la presa in considerazione dei periodi in questione posti dal diritto derivato dell’Unione (art. 44, par. 2, reg. C...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 7 luglio 2022, causa C-576/20, Pensionsversicherungsanstalt (Périodes d’éducation d’enfants à l’étranger)