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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1226 decisioni - pagina Pagina 103 di 123

1/2/2012 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
L’art. 1, comma 2, d.P.R. n. 136 del 1990, che ha lo scopo di dotare lo straniero del permesso di soggiorno affinché partecipi al procedimento davanti alla Commissione per il riconoscimento dello status di rifugiato, deve essere inteso nel senso che il permesso temporaneo vale sino alla decisione della Commissione e non oltre, salva la possibilità di ottenere un nuovo permesso “ad altro titolo”. Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 508 del 1 febbraio 2012. Sul ricorso numero di registro generale 3757 del 2007, proposto da: Ministero dell'Interno e Questura di Varese, rappresentati e ...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 508 del 1 febbraio 2012

1/2/2012 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Con l’entrata in vigore dell’art. 1 quater d.l. 30 dicembre 1989, n. 416, nel testo introdotto dall’art. 32, comma 1, lett. b, della legge 30 luglio 2002 n. 189, le commissioni territoriali sono espressamente tenute, quando non accolgano la domanda di protezione internazionale, a valutare, per i provvedimenti di cui all’art. 5, comma 6, del d.lgs. n. 286 del 1998, le conseguenze di un rimpatrio alla luce degli obblighi derivanti dalle convenzioni internazionali. Di conseguenza non residua in capo al questore alcuna discrezionalità valutativa in ordine all’adozione dei provvedimenti ...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 522 del 1 febbraio 2012

24/1/2012 - Italiana - Civile - Merito
Deve essere accordata la protezione sussidiaria al cittadino turco di etnia curda dovendosi ritenere che sussista per lo stesso, in caso di rientro nel Paese di origine, il rischio di subire ancora un trattamento inumano in ragione della sua appartenenza alla minoranza curda e della sua pregressa attività politica e comunque di subire gravi conseguenze personali sul piano dell’equilibrio psicofisico. Corte d’appello di Milano, sent. n. 278 del 24 gennaio 2012 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con sentenza n. 440/10 del 14-1-2010 il Tribunale di Milano, respingeva il ricorso proposto da *** ***, ci...
Corte d’appello di Milano, sent. n. 278 del 24 gennaio 2012

20/1/2012 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’art. 16, comma 3 del Reg. CE n. 343/03 disciplina la “ripresa in carico”, ovvero il caso in cui il richiedente asilo abbia già presentato una domanda di protezione internazionale in uno Stato membro ed abbia poi successivamente presentato una seconda richiesta presso un altro Stato. In tale ipotesi, il Regolamento CE 343/2002 prevede che il cittadino straniero debba essere ritrasferito nello Stato in cui ha presentato la prima domanda di asilo. Il ricorrente, dopo aver presentato la prima domanda di protezione internazionale in Belgio, si è allontanato dal territorio dei Paesi membri...
Tar Lazio, sez. II-quater, sentenza n. 678 del 20 gennaio 2012

16/1/2012 - Italiana - Civile - Merito
Ha diritto al riconoscimento dello status di rifugiato il cittadino ruandese, di etnia hutu, nonché sacerdote cattolico, incolpato per reati della massima gravità, dai quali è stato completamente assolto, con sentenza definitiva, dal Tribunale penale internazionale istituito dall’Onu, dopo sette anni e mezzo di carcerazione preventiva. Nonostante la raccomandazione dell’Unhcr agli Stati di applicare la clausola della Convenzione di Ginevra sulla cessazione dello status di rifugiato, per il mutamento della situazione nel paese d’origine, nel caso specifico il ricorrente sarebbe soggett...
Tribunale di Trieste, sez. III civ., sent. n. 37 del 16 gennaio 2012

21/12/2011 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Nelle controversie relative al trasferimento di richiedenti asilo in Grecia, quale Stato membro competente in applicazione del Regolamento (CE) del Consiglio 18 febbraio 2003, n. 343, il diritto dell’Unione osta all’applicazione di una presunzione assoluta secondo la quale lo Stato membro designato come competente rispetta i diritti fondamentali dell’Unione europea. L’art. 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea deve essere interpretato nel senso che gli Stati membri, compresi gli organi giurisdizionali nazionali, sono tenuti a non trasferire un richiedente asilo v...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, sentenza del 21 dicembre 2011

14/12/2011 - Italiana - Civile - Merito
Non può attribuirsi rilievo decisivo, per escludere il rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari, al fatto che l’interessata abbia svolto, nel passato, l’attività di prostituta. In mancanza di elementi di giudizio dimostrativi di un’attività di prostituzione esercitata con modalità oggettivamente scandalose o con un consapevole inserimento in un contesto di sfruttamento criminale, si deve concludere che l’attività in questione, ancorché contrastante con la morale e col pubblico decoro, non costituisce, di per sé sola, “una minaccia per l’ordine pubblico”. Per...
Corte di appello di Palermo, sez. I civile, sent. n. 103 del 14 dicembre 2011

28/11/2011 - Italiana - Amministrativo - TAR
È illegittimo il provvedimento di diniego del rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari, opposto alla cittadina di origini kossovare appartenente alla minoranza rom, con la motivazione che nella Repubblica del Kosovo sia la Carta Costituzionale che le leggi dello Stato tutelano adeguatamente tutte le minoranze presenti sul territorio kosovaro, compresa quella di etnia rom e da circa 10 anni non si registrano fenomeni di intolleranza dei confronti di questi ultimi. Il provvedimento impugnato difetta di motivazione poiché non tiene in alcun conto dei rapporti stilati da important...
Tar Sicilia, sez. IV, sent. n. 2799 del 28 novembre 2011

18/11/2011 - Italiana - Civile - Merito
È illegittimo il provvedimento di diniego del rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari opposto allo straniero transessuale a motivo della sua pericolosità sociale. La pericolosità sociale rilevata nel provvedimento impugnato deve cedere di fronte alla superiore esigenza di tutela della persona umana e della sua dignità, sancita dalla normativa interna ed internazionale, messa in pericolo in caso di rimpatrio del ricorrente nel suo paese di origine, l’Egitto, ove le persone omosessuali e transessuali sono discriminate e perseguite, e spesso incriminate per il delitto di “...
Tribunale di Roma, Sez. I Civile, Sentenza del 18 novembre 2011

20/10/2011 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Non violerebbe l’art. 3 della CEDU la decisione della Svezia di espellere verso il Pakistan la richiedente lo status di rifugiato, a causa di una presunta persecuzione per la sua adesione ad una organizzazione cristiana, se le motivazioni a sostegno della richiesta in parte sono rimaste prive di riscontri oggettivi ed in parte sono risultate fondate su documenti falsi. Neppure può essere invocato l’art. 3 per impedire l’espulsione dello straniero che è affetto da una seria malattia mentale o fisica verso un Paese dove le garanzie di cura sono inferiori; la tutela offerta dalla CEDU rig...
Corte europea dei diritti dell’uomo, Sez. V, sentenza del 20 ottobre 2011