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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1226 decisioni - pagina Pagina 1 di 123

26/6/2024 - Italiana - Civile - Cassazione
In materia di respingimento, incombe sull'amministrazione l'onere di provare di aver correttamente informato lo straniero sulla possibilità di richiedere la protezione internazionale. A tal fine, non è sufficiente una generica attestazione nel decreto di respingimento ma è necessario dimostrare tempi, modalità, lingua utilizzata e la presenza di un interprete. In caso di contestazione da parte del cittadino straniero, il giudice di pace deve valutare le sue allegazioni e valutare tutti gli altri elementi per verificare l’avvenuto adempimento dell'obbligo informativo.Corte di cassazione, ...
Corte di cassazione, sez. I civile, 26 giugno 2024, n. 17599

26/6/2024 - Italiana - Civile - Merito
La condotta posta in essere da un mercantile italiano con il coordinamento dell’autorità consistente nel ricondurre in Libia un gruppo di cittadini eritrei, tra i quali dei minori, soccorsi in zona SAR libica configura una violazione dei loro diritti umani fondamentali, tra cui il diritto di non essere respinti collettivamente o espulsi, il diritto ad accedere alla procedura di asilo e il diritto ad avere assegnato un porto sicuro. Sono dunque condannati al risarcimento del danno non patrimoniale in misura pari a € 15.000,00 per ciascuno degli attori: il comandante della nave, la società...
Tribunale ordinario di Roma, sez. XVIII civile, 26 giugno 2024, r.g. n. 4782/2021

18/6/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Nel caso in cui non sia possibile respingere la domanda d’asilo di un richiedente che ha già ottenuto protezione internazionale in un altro Stato membro a causa del rischio che egli corre in detto Stato di subire trattamenti contrari all’art. 4 Carta, le autorità nazionali non sono obbligate a riconoscere automaticamente la medesima forma di protezione. Tali autorità procedono a un esame individuale, completo e aggiornato della nuova domanda ma, in tale contesto, devono tenere pienamente conto della decisione di riconoscere la protezione presa nell’altro Stato membro, nonché degli el...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 18 giugno 2024, causa C-753/22, Bundesrepublik Deutschland (Effetto di una decisione di riconoscimento dello status di rifugiato)

18/6/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Uno Stato membro non può autorizzare l’estradizione di un cittadino di un paese terzo rifugiato in un altro Stato membro se non è stato avviato uno scambio d’informazioni con lo Stato che ha riconosciuto il rifugio e se le autorità di detto Stato non hanno revocato la protezione internazionale (art. 21, par. 1, direttiva qualifiche, in combinato disposto con l’art. 18 e con l’art. 19, par. 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea). Corte di giustizia dell’Unione europea, 18 giugno 2024, causa C-352/22, Generalstaatsanwaltschaft Hamm (Domanda di estradizione di...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 18 giugno 2024, causa C-352/22, Generalstaatsanwaltschaft Hamm (Domanda di estradizione di un rifugiato verso la Turchia)

14/6/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
È legittima la revoca delle misure di accoglienza disposta ex art. 23, co. 1, lett. a), d.lgs. n. 142/2015, non preceduta dal preavviso di rigetto, nel caso in cui il richiedente protezione abbandoni il centro senza giustificato motivo per 72 ore. Il provvedimento, infatti, non avrebbe potuto avere esito diverso con la partecipazione dell’interessato, né vi è carenza d’istruttoria atteso che, mancando elementi idonei a dimostrare che l’abbandono del centro sia stato causato “da forza maggiore o caso fortuito o comunque da gravi motivi personali” (art. 23, co. 3, d.lgs. 142/2015) l...
TAR Sicilia, sezione staccata di Catania, sez. IV, 14 giugno 2024, n. 2220

13/6/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Dopo che nel 2020 la Corte ha dichiarato la violazione, da parte dell’Ungheria, delle norme relative all’accesso alla protezione internazionale, al trattenimento e al rimpatrio dei cittadini di paesi terzi in condizioni di soggiorno irregolare, lo Stato membro non ha dato attuazione alla sentenza e persiste deliberatamente nelle violazioni. Così facendo, l’Ungheria arreca un pregiudizio particolarmente grave ai diritti fondamentali dei singoli e all’interesse pubblico. In particolare, l’elusione deliberata, da parte di uno Stato membro, dell’applicazione di una politica comune nel...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 13 giugno 2024, causa C-123/22, Commissione/Ungheria (Accoglienza dei richiedenti protezione internazionale II)

13/6/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. In tema di domande reiterate di protezione internazionale, l’autorità che si pronuncia sul merito deve esaminare gli elementi di fatto presentati a sostegno della domanda anche se si tratta di fatti già valutati dall’autorità che ha respinto in via definitiva una prima domanda di protezione internazionale [art. 40, direttiva 2013/32/UE in combinato disposto con l’art. 12, par. 1, lett. a) seconda frase direttiva 2011/95/UE].2. Al fine di valutare l’applicazione della causa di esclusione di cui all’art. 12, par. 1, lett. a) seconda frase, direttiva 2011/95/UE, l’assistenza o l...
Corte di giustizia, 13 giugno 2024, causa C-563/22, Zamestnik-predsedatel na Darzhavna agentsia za bezhantsite (Status di rifugiato - Apolide di origine palestinese)

13/6/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
È accolto il ricorso del cittadino straniero avverso il provvedimento di irricevibilità della domanda di conversione del permesso di soggiorno per protezione speciale in permesso per lavoro autonomo, in quanto il titolo di soggiorno è stato rilasciato prima dell’entrata in vigore del DL n. 20/2023 e al momento della presentazione della domanda era ancora in corso di validità. L’accoglimento del ricorso determina la condanna alle spese a carico dell’Amministrazione resistente, in base all’ordinaria regola della soccombenza, poiché la questione oggetto di giudizio non può più rite...
TAR Emilia Romagna, sez. I, 13 giugno 2024, n. 424

10/6/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il permesso di soggiorno per protezione speciale, rilasciato sia ai sensi dell'art. 19, comma 1.1, terzo periodo, del TUI, sia ai sensi dell'art. 32, comma 3, del d.lgs. n. 25/2008, è convertibile in permesso di soggiorno per motivi di lavoro, se ne ricorrono i requisiti di legge, anche dopo l'entrata in vigore del DL 20/2023 (convertito in legge 50/2023), in virtù della norma transitoria di cui all'art. 7, comma 3, del medesimo decreto, come riconosciuto dallo stesso Ministero dell’interno con la circolare del 29 maggio 2024.TAR Molise, sez. I, 10 giugno 2024, n. 188(n. 458) Il Tribunale...
TAR Molise, sez. I, 10 giugno 2024, n. 188

7/6/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
In materia di permesso di soggiorno per cure mediche ex art. 19, co. 2, TUI, l’esistenza di una grave patologia cronica, dunque potenzialmente irreversibile, non necessita di essere confermata mediante ulteriori certificazioni più ravvicinate nel tempo ed espone lo straniero al pericolo di subire un grave pregiudizio per la sua salute nel caso di rientro forzato nel Paese di origine. Ne segue che la PA non può negare il rilascio del titolo di soggiorno perché la documentazione medica idonea ad attestare la patologia con le caratteristiche evidenziate risale al 2019 (mentre il certificato ...
TAR Liguria, sez. II, 7 giugno 2024, n. 411