< Torna all’indice di ricerca

Risultati della ricerca per: “Espulsione”

Sono state trovate 1247 decisioni - pagina Pagina 10 di 125

5/2/2021 - Italiana - Amministrativo - TAR
Ferma la natura ordinatoria del termine previsto per la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno, non è illegittimo il diniego del rinnovo opposto al cittadino straniero che ha inoltrato l’istanza quando è già stato raggiunto dal decreto di espulsione. Tale provvedimento osta infatti di per sé alla rivalutazione della posizione dell’interessato, in coerenza con quanto stabilito dall’art. 13, co. 13, TUI che, per il rientro in Italia del destinatario dell’espulsione, richiede la speciale autorizzazione del Ministero dell’interno. TAR Lombardia, sez. staccata di Brescia, sez....
TAR Lombardia, sez. staccata di Brescia, sez. II, 5 febbraio 2021, n. 132

22/1/2021 - Italiana - Civile - Cassazione
Va dichiarata la soccombenza virtuale della PA che, nelle more del giudizio di Cassazione avente ad oggetto l’ordinanza che conferma la legittimità del provvedimento di espulsione, ritira detto ultimo provvedimento in autotutela, qualora il giudice dell’opposizione abbia omesso di valutarne i profili di illegittimità inerenti alla presenza sul territorio dello Stato dei familiari del ricorrente (tra cui anche i figli minori) pur evidenziati nei motivi di ricorso. [Nella fattispecie, il ritiro in autotutela del provvedimento di espulsione è conseguito all’annullamento del diniego di pe...
Corte di cassazione, sez. I civile, 22 gennaio 2021, n. 1339

22/1/2021 - Italiana - Civile - Cassazione
La competenza sul silenzio-rigetto dell’Amministrazione (cfr. art. 20 l. n. 241/1990) sull’istanza di revoca del decreto di espulsione appartiene al giudice di pace che è obbligato, come il giudice della protezione internazionale, alla leale cooperazione con l’interessato, in particolare, per quanto concerne la valutazione della sussistenza dei motivi che ostano all’espulsione. Detto giudice non può considerare precluso nel merito l’esame dell’istanza di revoca fondata su fatti nuovi in forza del precedente rigetto dell’opposizione al decreto di espulsione. Né detto esame è i...
Corte di cassazione, sez. I civile, 22 gennaio 2021, n. 1340

22/12/2020 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Il diritto alla nazionalità costituisce un elemento essenziale dell’identità di un individuo ma non è, in quanto tale, tutelato dalle disposizioni della CEDU o dei suoi Protocolli e, pertanto, l’annullamento o la revoca della cittadinanza non sono radicalmente incompatibili con la Convenzione. Tuttavia, tali provvedimenti possono costituire un’interferenza nel diritto alla vita privata e familiare (art. 8 CEDU) in ragione delle conseguenze che producono sulla posizione dell’interessato e violare la Convenzione, in particolare, quando si configurano come arbitrari. A tale ultimo rigu...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sentenza 22 dicembre 2020, ric. n. 43936/18, Usmanov c. Russia

4/12/2020 - Italiana - Penale - Cassazione
L’espulsione dello straniero prevista dall’art. 235 c.p. è una misura di sicurezza personale che il giudice può applicare discrezionalmente motivando in relazione alla pericolosità sociale dell’interessato. Ne consegue che, nel caso l’espulsione non venga disposta, s’intende che la valutazione di pericolosità è (implicitamente) negativa. Dal carattere facoltativo della misura discende pertanto che l’omessa motivazione non può integrare il vizio di omessa pronuncia e, dunque, non può essere rilevata dalla Cassazione adita con ricorso per saltum (art. 569, co. 1 e 3 c.p.p.), c...
Corte di cassazione, sez. V penale, 4 dicembre 2020, n. 34847

24/11/2020 - Italiana - Civile - Cassazione
Nell’ambito del ricorso avverso il provvedimento di espulsione nei casi previsti dall’art. 13, co. 2, lett. c), TUI, il controllo del Giudice di pace – che, al riguardo, ha cognizione piena – include l’accertamento della concreta pericolosità sociale dell’interessato sotto il profilo della riconducibilità a una delle ipotesi previste dal codice delle leggi antimafia e va svolto in base ai seguenti criteri: (i) accertamento oggettivo degli elementi che fondano sospetti e presunzioni; (ii) attualità della pericolosità; (iii) esame globale della personalità dello straniero risult...
Corte di cassazione, sez. I civile, 24 novembre 2020, n. 26719

4/11/2020 - Italiana - Civile - Cassazione
La validità del provvedimento espulsivo esula dal sindacato del giudice che convalida le misure alternative al trattenimento in CIE, il quale è limitato all’efficacia della misura applicata (ossia alla verifica dei requisiti di adeguatezza e proporzionalità), pur essendo lo stesso giudice tenuto a rilevare incidentalmente e ai soli fini della decisione di sua competenza la manifesta illegittimità dell’espulsione, che può derivare anche dall’inespellibilità dell’interessato. Ne segue che, in linea di principio, non rientrano nell’ambito di tale giudizio le ragioni inerenti alla ...
Corte di cassazione, sez. II civile, 4 novembre 2020, n. 24584

21/10/2020 - Italiana - Penale - Cassazione
L’art. 13, co. 3 quater, TUI collega la pronuncia di non luogo a procedere alla circostanza che l’espulsione dello straniero dal territorio dello Stato sia stata eseguita in un momento precedente al deposito in cancelleria del decreto che dispone il giudizio (o di atto equipollente), così da scongiurare la celebrazione di un processo nei confronti di un soggetto che sia impedito a parteciparvi personalmente, prima dell'emissione dello stesso atto con viene instaurato e fissato il giudizio. La causa d’improcedibilità non opera, invece, quando l’espulsione è eseguita nell’arco di te...
Corte di cassazione, sez. I penale, 21 ottobre 2020, n. 29237

30/9/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 5 e 13 della “direttiva rimpatri” letti alla luce degli artt. 19 par. 2 e 47 della Carta implicano che il giudice nazionale investito di una controversia in materia di assistenza sociale il cui esito sia collegato all’eventuale sospensione degli effetti di una decisione di rimpatrio adottata nei confronti di un cittadino di un Paese terzo gravemente malato deve ritenere che il ricorso per l’annullamento e la sospensione di tale decisione ne determini automaticamente la sospensione, pur non essendo questa prevista dal diritto nazionale (ovvero disapplicando all’occorrenza la...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 30 settembre 2020, causa C-233/19

30/9/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Beneficia delle garanzie previste dall’art. 14 dir. 2008/115 (in particolare: par. 1 lett. a, b, e lett. d) il cittadino di un Paese terzo che sia destinatario di una decisione di rimpatrio la cui esecuzione esporrebbe il di lui figlio maggiorenne gravemente malato, e da egli dipendente, al rischio serio di un deterioramento grave e irreversibile delle sue condizioni di salute. Il rispetto di tali garanzie implica che, qualora tale cittadino abbia presentato ricorso e sia privo dei mezzi necessari a provvedere alle proprie necessità, queste siano prese in carico dagli Stati membri, che rest...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 30 settembre 2020, causa C-402/19