13/5/2022 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Va annullato il provvedimento che dichiara improcedibile l’istanza di conversione del permesso di soggiorno da motivi familiari a motivi di lavoro subordinato per essere stato il primo titolo revocato a seguito della cessazione della convivenza tra i coniugi e del loro divorzio. Lo scioglimento del matrimonio precedente alla revoca del titolo di soggiorno ne costituisce infatti la ragione giustificatrice (essendo venuti a mancare i presupposti originari per il rilascio, cfr. art. 30, co. 5, TUI), cosicché la PA deve istruire l’istanza di conversione indipendentemente dal fatto che il perm...
TAR Abruzzo, sez. I, 13 maggio 2022, n. 173
4/5/2022 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
In materia di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro autonomo, il requisito reddituale non corrisponde a quello richiesto per il primo rilascio, dovendo l’art. 26, co. 3, TUI leggersi alla luce dell’art. 39 DPR 394/99, atteso che, riferendosi a un dato storico, la soglia non può variare in base al tipo di lavoro (autonomo o dipendente) senza cagionare un’irragionevole – e quindi inammissibile – disparità di trattamento. Infatti, la più elevata soglia necessaria per il rilascio del titolo per lavoro autonomo (rispetto a quello dipendente) si spiega in una logica di ...
Consiglio di Stato, sez. III, 4 maggio 2022, n. 3505
28/4/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Una normativa nazionale relativa al riconoscimento della carriera professionale nell’ambito del servizio sanitario di uno Stato membro che impedisca di prendere in considerazione, ai fini dell’anzianità del lavoratore, l’esperienza professionale da questi acquisita presso analogo servizio di un altro Stato membro implica una restrizione alla libera circolazione dei lavoratori (art. 45, TFUE e art. 7, reg. n. 492/2011), che può essere giustificata solo a condizione che la normativa in questione risponda a un interesse generale, sia idonea a garantirne la realizzazione e non ecceda quant...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 28 aprile 2022, causa C-86/21, GerenciaRegional de Salud de la Junta de Castilla y León
13/4/2022 - Italiana - Amministrativo - TAR
È legittimo il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro autonomo adottato nei confronti dello straniero condannato per atti persecutori oggetto di numerose altre notizie di reato anche se lo stesso vive in Italia ormai da diversi anni, atteso che il grave reato commesso dimostra che non si è mai realizzata una reale integrazione del cittadino straniero nella realtà sociale ed economica italiana.TAR Lombardia, sez. I, 13 aprile 2022, n. 837(n. 406) Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia(Sezione Prima) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di re...
TAR Lombardia, sez. I, 13 aprile 2022, n. 837
11/4/2022 - Italiana - Amministrativo - TAR
È legittimo il provvedimento che revoca il permesso di soggiorno per lavoro subordinato rilasciato alla straniera entrata in Italia “fuori quota” con visto di tipo “D” come domestica presso un’Autorità consolare, anche se il nuovo lavoro è stato reperito prima della scadenza del visto d’ingresso. Tale ultima circostanza, infatti, non può integrare un nuovo elemento ex art. 5, co. 5, TUI, essendo venuto meno il presupposto per il rilascio del visto originario in deroga all’ordinario sistema dei flussi d’ingresso, ossia l’espletamento del servizio presso il Consolato dello ...
TAR Lazio, sez. I ter, 11 aprile 2022, n. 4272
11/3/2022 - Italiana - Amministrativo - TAR
La durata del nulla osta relativo al permesso di soggiorno per motivi di “lavoro casi particolari” (art. 27 TUI) è strettamente legata allo svolgimento dell’attività lavorativa per cui il lavoratore è giunto in Italia e non consente al suo beneficiario di cambiare il proprio datore di lavoro né di svolgere attività lavorativa presso altri soggetti (tranne per i lavoratori di cui all'articolo 27, comma 1, lettere d, e e r-bis). È pertanto legittima la revoca del permesso controverso al lavoratore straniero distaccato in Italia la quale si fonda sulla cessazione del rapporto di lavo...
TAR Friuli Venezia Giulia, sez. I, 11 marzo 2022, n. 126
9/3/2022 - Italiana - Amministrativo - TAR
In materia di conversione del permesso di soggiorno per motivi di studio in permesso per motivi di lavoro, pur operando il limite delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato (art. 3, co. 4, TUI), l’onere di verificarne la capienza non grava sullo straniero richiedente, dovendo invece provvedervi d’ufficio l’Amministrazione, come risulta dall’assenza di norme che impongano al privato un simile onere e dal canone costituzionale del buon andamento dell’Amministrazione (art. 97, co. 2, Cost.), dal principio di buona fede e leale collaborazione tra privato e...
TAR Lombardia, sez. IV, 9 marzo 2022, n. 563
24/2/2022 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
La presentazione di documentazione fraudolenta a supporto della richiesta di permesso di soggiorno integra un vizio di origine insuperabile e insanabile, come si ricava dalla lettura dell’art. 13, co. 4, TUI in combinato disposto con l’art. 4, co. 6, TUI. È pertanto legittimo il provvedimento che nega il rinnovo del titolo il quale, fondandosi su elementi indiziari altamente significativi della falsità del rapporto di lavoro originario, non tiene conto della nuova attività lavorativa intrapresa dall’interessato nelle more del procedimento (cfr. art. 5, co. 5, TUI).Consiglio di Stato, ...
Consiglio di Stato, sez. III, 24 febbraio 2022, n. 1323
7/2/2022 - Italiana - Amministrativo - TAR
Fermo l’assunto per cui la dimostrazione di disporre di un reddito minimo è una condizione essenziale per il rinnovo del titolo di soggiorno, la PA non può negare l’istanza per carenza del requisito reddituale se l’interessato fornisce la prova che l’assenza di riscontri reddituali nelle banche dati INPS dipende dalla condotta del datore di lavoro, denunciando l’irregolarità con l’atto formale di recesso per giusta causa. Da un lato, l’inadempimento del datore di lavoro non può riverberarsi su posizioni così primarie ed essenziali quali il riconoscimento del diritto al soggi...
TAR Sardegna, sez. II, 7 febbraio 2022, n. 83
1/2/2022 - Italiana - Amministrativo - TAR
Poiché le misure per fronteggiare l’emergenza sanitaria non impedivano il rientro in Italia, né durante la pandemia sono stati interrotti i collegamenti aerei con il Paese di origine dell’interessato [nella fattispecie: Tunisia], né la normativa di tale Paese impediva l’espatrio, non sussistono i gravi e comprovati motivi (art. 3, co. 4, d.p.r. 394/1999) che possono giustificare un’assenza prolungata dello straniero territorio nazionale. Ne segue che, nonostante la pandemia, è legittimo il diniego del visto di reingresso opposto allo straniero che è stato assente per più di sei m...
TAR Lazio, sez. III ter, 1 febbraio 2022, n. 1142