29/7/2019 - Italiana - Amministrativo - TAR
Ai fini del rilascio del nulla osta, del visto d’ingresso e del relativo permesso di soggiorno ex art. 27, c. 1, lett. e), TUI, per proseguimento del rapporto di lavoro domestico in corso all’estero, è rilevante esclusivamente la continuità del rapporto di lavoro, a prescindere dall’identità delle parti del contratto. Tale continuità sussiste, in particolare, quando detto rapporto sorga all’estero in capo a uno dei due coniugi e sia continuato in Italia dall’altro. Tar Lombardia, sez. II, 29 luglio 2019, n. 00991 (n. 349) Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia(Se...
Tar Lombardia, sez. II, 29 luglio 2019, n. 00991
24/6/2019 - Italiana - Amministrativo - TAR
Ai sensi dell’art. 26, comma 3, TUI, il lavoratore straniero extra UE che intende esercitare nel territorio dello Stato un'attività non occasionale di lavoro autonomo deve dimostrare, oltre al possesso di tutta una serie di requisiti funzionali all’esercizio dell’attività che intende svolgere, anche di disporre, di un reddito annuo, proveniente da fonti lecite, di importo superiore al livello minimo previsto dalla legge per l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria. Reiteratamente la giurisprudenza si è espressa sull’imprescindibilità del requisito reddituale, ritenendo...
TAR Friuli Venezia Giulia, sez. I, 24 giugno 2019, n. 00294
8/3/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
In materia di immunità degli enti di diritto pubblico la giurisprudenza ha elaborato il concetto d'immunità ristretta, in forza del quale l'immunità non opera allorché gli atti compiuti dai soggetti internazionali stranieri nell'ordinamento locale non siano riconducibili all'esercizio di poteri sovrani. Con specifico riferimento ai rapporti di lavoro, il giudice italiano è titolare della potestà giurisdizionale per tutte le controversie inerenti a rapporti di lavoro che risultino esterni ed estranei alle funzioni istituzionali e all'organizzazione dell'ente, ma costituiti nell'esercizio ...
Corte di cassazione, sezioni unite, 8 marzo 2019, n. 6884
8/3/2019 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il contratto di lavoro domestico può essere in linea di principio compatibile con vincoli di parentela o affinità entro il terzo grado, sempre che sia provata l’esistenza del rapporto di lavoro. In applicazione del principio generale di cui all’art. 2697 c.c., incombe sul lavoratore che deduca la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato l’onere di allegazione e di prova in merito a concrete circostanze che attestino l’effettiva sussistenza dei suddetti elementi sintomatici; diversamente è legittimo il rifiuto della Questura di rilasciare il permesso di soggiorno UE.TAR Umbri...
TAR Umbria, sez. I, 8 marzo 2019, n. 00136
26/2/2019 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Il carattere fittizio del rapporto di lavoro dichiarato ai fini dell’ottenimento del permesso di soggiorno, insieme alla connessa falsità della documentazione lavorativa all’uopo prodotta, a prescindere dalla valenza ostativa ad essa riconducibile ai sensi dell’art. 4, comma 2, d.lgs. n. 286/1998 (a mente del quale “la presentazione di documentazione falsa o contraffatta o di false attestazioni a sostegno della domanda di visto comporta automaticamente, oltre alle relative responsabilità penali, l’inammissibilità della domanda”), escludono la rilevanza della medesima documentazi...
Consiglio di Stato, sez. III, 26 febbraio 2019, n. 1337
4/2/2019 - Italiana - Amministrativo - TAR
La giurisprudenza amministrativa ha da tempo affermato che l’art. 14 d.P.R. 394/90 non pone alcuna preclusione alla conversione del permesso di soggiorno da “motivi religiosi” a “motivi di lavoro subordinato” e la tipologia dei casi di conversione non può intendersi affatto tassativa né può giustificare un’interpretazione restrittiva della sua portata, anche perché laddove ha inteso escludere tale possibilità, la norma lo ha espressamente previsto, come nell’art. 40 d.P.R. n. 394/99.L’attestazione della disponibilità di una quota, nell’ambito del numero complessivo annu...
TAR Toscana, sez. II, 4 febbraio 2019, n. 00174
30/1/2019 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’amministrazione resistente che si limita ad affermare la carenza de “i requisiti fondamentali e quelli richiesti e previsti dalla legge”, nell’evasione della pratica di conversione del permesso di soggiorno per lavoro stagionale a lavoro subordinato, viola i principi di “buona amministrazione” e di legittimo affidamento che devono governare i rapporti tra privati e pubblica amministrazione, quando non sia stata svolta adeguata e motivata istruttoria sulla conversione del titolo di soggiorno, né sia stato garantito il diritto al preavviso di rigetto ai sensi dell’art. 10 bis l....
TAR Lazio, sez. I-ter, 30 gennaio 2019, n. 01205
30/1/2019 - Italiana - Amministrativo - TAR
Ai fini del rilascio del permesso di soggiorno per lo svolgimento di attività lavorative, l’assenza di reddito non può essere sopperita attraverso il sostentamento ricevuto all’interno della famiglia; tale circostanza potrebbe semmai dare luogo al rilascio di un permesso di soggiorno ad altro titolo (ad es. per ragioni familiari).TAR Marche, sez. I, 30 gennaio 2019, n. 00084(n. 333) Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche(Sezione Prima)ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso proposto da F.D.B., rappresentata e difesa dall'avvocato Consuelo Feroci, con domicilio dig...
TAR Marche, sez. I, 30 gennaio 2019, n. 00084
27/12/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
Non può essere negata la conversione del permesso di soggiorno da stagionale a lavoro subordinato, se il diniego della conversione da parte dello Sportello unico per l'immigrazione si sia basato sul mancato deposito, da parte del ricorrente, della documentazione necessaria al suddetto fine – anche laddove al soggetto interessato sia stato notificato il preavviso di rigetto a causa della mancanza di tali documenti –, ovvero sull'impossibilità dell'amministrazione competente di collegarsi con la banca dati dell'INPS per la verifica informatica della sussistenza dei requisiti necessari a ta...
TAR Marche, sez. I, 27 dicembre 2018 n. 814
15/12/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
Ricade in capo al ricorrente l'obbligo della dimostrazione della veridicità del reddito dichiarato ai fini del rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro autonomo. Invero, laddove il richiedente non riesca a provare che il reddito prodotto derivi effettivamente dall'attività di lavoro autonomo, la richiesta del rilascio del permesso di soggiorno non può essere accolta. Pertanto, non è sufficiente l'esibizione della dichiarazione dei redditi per il rinnovo di tale permesso di soggiorno posto che chiunque potrebbe, in tal caso, inventarsi il reddito stesso, ma è necessario che il richiede...
TAR Sardegna, sez. I, 15 dicembre 2018, n. 1029