21/12/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
La possibilità di applicare l’istituto dell’esclusione della procedibilità per la particolare tenuità del fatto ex d.lgs. n. 274 del 2000, art. 34, anche al reato di soggiorno illegale dello straniero nel territorio dello Stato ha natura astratta e deve essere concretamente applicata nel processo, dovendo l’interessato dimostrare l’esiguità del danno o del pericolo, l’occasionalità del reato, il grado minimo della colpevolezza e il pregiudizio derivante dall’ulteriore corso del procedimento. Diversamente, ai fini della configurabilità del reato di ingresso illegale nel territ...
Corte di cassazione, sez. I, 21 dicembre 2016, n. 54431
21/11/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato d'arresto europeo, non compete all'autorità giudiziaria italiana verificare la sussistenza delle ragioni cautelari a fondamento del provvedimento dell'autorità giudiziaria estera, rilevando unicamente il fatto che il mandato d'arresto europeo sia una decisione giudiziaria emessa al fine dell'esercizio di azioni giudiziarie in materia penale. Verificato dunque che il mandato di arresto, per il suo contenuto intrinseco o per gli elementi raccolti in sede investigativa, sia fondato su un compendio indiziario che l'autorità giudiziaria emittente abbia ritenuto seriamente evoc...
Corte di cassazione, sez. VI penale, 21 novembre 2016, n. 49265
19/10/2016 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno è legittimo e coerentemente motivato con riferimento alla circostanza ostativa che il ricorrente sia stato condannato alla pena della reclusione per due anni con sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti ex artt. 444 e 445 c.p. per detenzione, vendita e cessione illecita di sostanze stupefacenti, continuato ed in concorso con altri connazionali (nel caso di specie si trattava, in particolare, di un’attività sistematica di spaccio di eroina per almeno 132 episodi e di detenzione ai fini di spaccio di ulteriori 128 involucri ...
Tar Reggio Emilia, 19 ottobre 2016, n. 868
27/9/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
È inammissibile in ricorso avverso l’ordinanza con cui la Corte d’appello respingeva l’istanza di sostituzione della misura personale della custodia cautelare in carcere in vista di estradizione, avendo il provvedimento cautelare, esaurite le relative impugnazioni, efficacia preclusiva “endo-processuale” riguardo alle questioni dedotte. Non è comunque censurabile l’ordinanza in punto pericolo di fuga dello straniero in quanto la concretezza del pericolo di fuga dello straniero non è esclusa dal mero dato del suo radicamento esistenziale in un determinato contesto territoriale in...
Corte di cassazione, sez. VI penale, ordinanza n. 46268 del 27 settembre 2016
2/8/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
Posto che la condizione di straniero extra Ue irregolarmente presente nel territorio dello Stato, perché privo del permesso di soggiorno, non è di per sé ostativa (in via generale) dell’affidamento in prova al servizio sociale – e, a maggior ragione, della semilibertà –, tuttavia, nella specie, è legittimo il diniego del beneficio con riferimento alla situazione personale e concreta dello straniero condannato per i delitti di violenza sessuale, sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate, privo di una reale prospettiva lavorativa e gravato di una prognosi di ...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 33989 del 2 agosto 2016
28/6/2016 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
Poiché il Senato ha valutato le frasi offensive pronunciate durante un comizio dal sen. Calderoli nei confronti dell’allora ministro Kyenge come rientranti nell'esercizio di attività funzionale riconducibile alla qualità di membro del Senato, mentre ad opinione del Tribunale le stesse, aggravate per finalità di discriminazione razziale, non possono ritenersi neppure vagamente attinenti ad un contesto politico, la Corte costituzionale è chiamata a dichiarare che non spettava al Senato il potere di qualificare come insindacabile il fatto ai sensi dell’art. 3 del d.l. n. 122 del 1993 in ...
Tribunale di Bergamo, ord n. 3 del 28 giugno 2016
1/6/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 8, par. 1, lett. c), della decisione quadro 2002/584/GAI, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri, come modificata dalla decisione quadro 2009/299/GAI, deve essere interpretato nel senso che la nozione di «mandato d’arresto», di cui a tale disposizione, deve essere intesa come designante un mandato d’arresto nazionale distinto dal mandato d’arresto europeo. L’art. 8, par. 1, lett. c), della decisione quadro 2002/584, come modificata dalla decisione quadro 2009/299, deve essere interpretato nel senso che, quando un mandato d’arr...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, C 241/15, Niculaie Aurel Bob Dogi, sent. del 1° giugno 2016
4/4/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
Non può essere consegnata allo Stato straniero richiedente estradizione (nella specie, la Moldavia) la detenuta, madre convivente con la figlia di tre anni, se tale Paese non presenta adeguate garanzie a tutela del minore. Infatti, è parte del nostro ordinamento il principio generale volto ad assicurare la tutela dell’interesse del bambino, tanto che l’art. 18, lett. s), l. 22 aprile 2005, n. 69, in tema di mandato di arresto europeo, che di quel principio costituisce significativa estrinsecazione, prevede il divieto della consegna della madre con prole convivente di età inferiore ai tr...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 13440 del 4 aprile 2016
23/2/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato di arresto europeo, ai fini della decisione sulla consegna, non rileva il fatto che l’ordinamento dello Stato emittente del m.a.e. presenti garanzie che possano apparire meno soddisfacenti di quelle dell'ordinamento italiano con riferimento alle specifiche norme che si ispirano ai principi di oralità e del contraddittorio, ma è necessario che esso rispetti i relativi principi garantiti dalle Carte sovranazionali e, in particolare, dall’art. 6 CEDU, cui si richiama l’art. 111 Cost. (Nel caso di specie, ai fini della verifica della insussistenza di ragioni ostative all...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 8079 del 23 febbraio 2016
17/2/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di equa riparazione per ingiusta detenzione, rappresenta causa impeditiva all’affermazione del diritto alla riparazione l’avere l’interessato dato causa, per dolo o per colpa grave, all’instaurazione o al mantenimento della custodia cautelare; l’assenza di tale causa, costituendo condizione necessaria al sorgere del diritto all’equa riparazione, deve essere accertata d’ufficio dal giudice, indipendentemente dalla deduzione della parte. Peraltro, il giudice di merito, per valutare se chi l’ha patita vi abbia dato (o concorso a darvi) causa con dolo o colpa grave, deve ap...
Corte di cassazione, sez, IV penale, sent. n. 6379 del 17 febbraio 2016