18/1/2019 - Italiana - Penale - Cassazione
È inammissibile il ricorso avverso la pronuncia del tribunale del riesame, che applica la misura della custodia cautelare in carcere in relazione ai delitti di partecipazione a un’associazione per delinquere transnazionale finalizzata all’immigrazione clandestina ed altri reati avendo ritenuto l’imputato uno dei partecipi dell’organizzazione con l’incarico di fornire o reperire società compiacenti per assumere fittiziamente cittadini stranieri allo scopo di far loro ottenere fraudolentemente il permesso di soggiorno per motivi di lavoro, in cambio di una prestazione economica in de...
Corte di cassazione, sez. I, sent. del 18 gennaio 2019, n. 2432
28/12/2018 - Italiana - Penale - Cassazione
Per i reati commessi prima dell’entrata in vigore della legge n. 69/05, concernente disposizioni per conformare il diritto interno alla decisione quadro 2002/584/GAI del Consiglio, del 13 giugno 2002, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri, la normativa di riferimento resta quella relativa alle disposizioni previgenti alla suddetta legge in materia di estradizione. Pertanto, dinanzi a siffatte fattispecie, lo Stato richiedente è obbligato a presentare una domanda di estradizione secondo le modalità e le procedure previste dal suddetto diritto ...
Corte di cassazione, sez. VI, sent. 28 dicembre 2018, n. 58531
21/12/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
1. La valutazione discrezionale del Questore in ordine al se lo straniero rappresenti o meno un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica sicurezza dello Stato (art. 4, co. 3, TUI) è un giudizio prognostico sulla pericolosità sociale dell’individuo autonomo e svincolato rispetto ai giudizi di competenza del giudice penale e, in particolare, rispetto a quello che ha concesso la sospensione condizionale della pena, che ha ad oggetto la sussistenza delle circostanze di cui all’art. 133 c.p.2. È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 74, co. 2,...
TRGA Trento, sez. unica, 21 dicembre 2018, n. 286
6/12/2018 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Ai sensi dell’art. 8, par. 1, lett. f), della decisione quadro 2002/584/GAI del Consiglio, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri, l’esecuzione della pena accessoria del condannato non può considerarsi privazione della libertà se nel mandato d’arresto europeo dello Stato che ha emesso la condanna viene omessa l’indicazione di tale pena oltre a quella principale. Invero, l’omessa indicazione della pena accessoria non rientra nell’ambito di applicazione della cosiddetta regola della specialità – secondo cui la persona sottoposta a e...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, 6 dicembre 2018, C-551/18
29/10/2018 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
È sollevata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 13, comma 3-quater, TUI, per violazione degli articoli 3, 24, 101 e 111 Costituzione, nella parte in cui la norma non prevede che il giudice del dibattimento, acquisita la prova dell'avvenuta espulsione (in via amministrativa), pronunci sentenza di non doversi procedere nel caso in cui l'espulsione sia avvenuta prima dell'emissione del decreto di citazione diretta da parte del pubblico ministero.Tribunale di Firenze, sez. I penale, 29 ottobre 2018, n. 48(n. 334) Ordinanza del 29 ottobre 2018 del Tribunale di Firenze nel procedi...
Tribunale di Firenze, sez. I penale, 29 ottobre 2018, n. 48
30/8/2018 - Italiana - Penale - Cassazione
Viene meno all’obbligo di fornire una giustificazione effettiva della decisione assunta il giudice di merito che rigetta la richiesta del destinatario di mandato di arresto europeo, emesso dall'Autorità giudiziaria della Romania in forza di sentenza irrevocabile di condanna e della misura della custodia cautelare in carcere, volta ad ottenere la sostituzione di tale misura con quella del divieto di espatrio, ovvero con altra che gli consenta di svolgere attività lavorativa e vita familiare, ravvisando la sussistenza di un concreto pericolo di fuga tale da rendere inidonee le misure solleci...
Corte di cassazione, sez. feriale, 30 agosto 2018, n. 39240
30/7/2018 - Italiana - Penale - Cassazione
L’utilizzazione degli atti non ripetibili compiuti in territorio estero dalla polizia straniera e acquisiti nel fascicolo per il dibattimento non è condizionata all’accertamento, da parte del giudice italiano, della regolarità degli atti compiuti dall’autorità straniera, vigendo una presunzione di legittimità dell’attività svolta e spettando al giudice straniero la verifica della correttezza della procedura e l’eventuale risoluzione di ogni questione relativa alle irregolarità riscontrate.In effetti, ove fosse necessario il rigoroso rispetto formale delle prescrizioni processua...
Corte di cassazione, sez. I, 30 luglio 2018, n. 36452
20/6/2018 - Italiana - Penale - Cassazione
Correttamente il Tribunale (confermando l’ordinanza resa dal GIP con la quale era stata rigettata la richiesta di sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con gli arresti domiciliari anche con braccialetto elettronico presso l’abitazione di un conoscente) ha ritenuto che il fatto costituito dalla pronuncia di una sentenza di condanna in primo grado a pena elevata, qual è quella nella fattispecie inflitta al ricorrente (6 anni di reclusione e 18.000 euro di multa, per violazione dell’art.73, 1 comma, DPR 309/1990) rafforzi il pericolo di fuga ravvisabile nei confront...
Corte di cassazione, sez. 3, 20 giugno 2018, n. 28502
10/4/2018 - Italiana - Penale - Cassazione
Qualora l’imbarcazione, a bordo della quale si trovava il gruppo di migranti, sia stata soccorsa in acque internazionali e quindi trasportata, per motivi di soccorso pubblico, sino alla costa italiana, non è integrato il reato di cui all’art. 10 bis d.lgs. n. 286/1998 – considerato che i migranti erano stati legittimamente trasportati sul territorio nazionale –, fattispecie contravvenzionale e quindi non punibile nella forma del tentativo.Ne consegue che, in tal caso, nel procedimento a carico degli organizzatori del trasporto, i migranti devono essere considerati come persone informa...
Corte di cassazione, sez. I, 10 aprile 2018, n. 15849
29/3/2018 - Italiana - Penale - Cassazione
Il reato di associazioni con finalità di terrorismo previsto dall’art. 270 bis c.p. è un reato di pericolo presunto, per la cui configurabilità occorre, tuttavia, l’esistenza di una struttura organizzata, con un programma - comune fra i partecipanti - finalizzato a sovvertire violentemente l’ordinamento dello Stato e accompagnato da progetti concreti e attuali di consumazione di atti di violenza, con la conseguenza che la semplice idea eversiva, non accompagnata da propositi concreti e attuali di violenza, non vale a realizzare il reato. Dunque, è necessaria una condotta del singol...
Corte di cassazione, sez. VI, 29 marzo 2018, n. 14503