Indice di recerca: Famiglia e minori - Minori

Sono state trovate 362 decisioni - Pagina 11 di 37

3/4/2017 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
In mancanza della condizione di abbandono, dell’esistenza di un affidamento familiare ai sensi della legge 183/1984, nonché di un provvedimento di tutela, non è possibile per le Istituzioni italiane disporre la permanenza in Italia del minore non accompagnato, determinando una simile scelta una palese disapplicazione delle condizioni e dei limiti previsti dalla disciplina dell’immigrazione in Italia, o quanto meno un’inaccettabile sostituzione della potestà genitoriale e una violazione del diritto all’integrità del nucleo familiare, risultando dunque legittimo il diniego del rilasc...
Consiglio di Stato, sez. III, 3 aprile 2017, n. 1532

10/2/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
L’art. 8, n. 1 del regolamento UE n. 2201/2003, nel prevedere, per le domande relative alla responsabilità genitoriale su un minore, la competenza internazionale dell’autorità giudiziaria dello stato membro in cui il minore stesso risiede abitualmente alla data della domanda, detta un principio ispirato dall’interesse superiore del minore stesso e dal criterio della vicinanza. Per residenza abituale deve dunque intendersi il luogo dove il minore trova e riconosce, anche grazie a una permanenza tendenzialmente stabile, il centro dei propri legami affettivi, non solo parentali, originati...
Corte di cassazione, sez. unite, 10 febbraio 2017, n. 3555

7/2/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
È legittimo il diniego di conversione del permesso di soggiorno per minore età in permesso per lavoro subordinato, al raggiungimento della maggiore età, motivato con riferimento all’art. 32, comma 1 bis, d.lgs. 286/1998 (e in particolare per l’assenza, in capo all’interessato, dei requisiti della presenza sul territorio nazionale da almeno tre anni e dell’ammissione, per un periodo non inferiore a due anni, a progetto di integrazione civile e sociale), trovandosi, a suo tempo, lo straniero nella condizione di “minore non accompagnato” anche se affidato, come da dichiarazione not...
Tar Abruzzo, sez. staccata di Pescara (sez. I), 7 febbraio 2017, n. 63

20/1/2017 - Italiana - Civile - Merito
Sussiste il diritto a godere del congedo di maternità ex art. 26 d.lgs. 151/2001, u.c. (che prevede che nel caso di affidamento di minore il congedo possa essere fruito entro cinque mesi dall’affidamento per un periodo massimo di tre mesi) dell’affidatario per Kafala. La Kafala è il tipico atto di affidamento di diritto islamico ed è efficace nel nostro ordinamento ai sensi dell’art. 65 l. 218/1995 a norma del quale “hanno effetto in Italia i provvedimenti stranieri relativi alla capacità delle persone nonché all’esistenza di rapporti familiari o di diritto della personalità qu...
Tribunale di Bergamo, sez. lavoro, 20 gennaio 2017

19/1/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Ai fini del riparto della giurisdizione e dell’individuazione della legge applicabile, i provvedimenti in materia di minori devono essere valutati in relazione alla funzione svolta. Ne deriva che quelli che, pur incidendo sulla potestà dei genitori, perseguono una finalità di protezione del minore, rientrano nel campo di applicazione dell’art. 42 della legge n. 218 del 1995, il quale rinvia alla Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961 e, nel caso di minore con doppia cittadinanza, non può applicarsi l’art. 4 della Convenzione, che stabilisce la prevalenza delle misure adottate dal g...
Corte di cassazione, sez. unite, 19 gennaio 2017, n. 1310

12/1/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Secondo quanto stabilito dal d.lgs. n. 142 del 2015 il minore straniero non accompagnato che sbarca illegalmente in Italia riceve le misure di prima accoglienza e per esercitare i suoi diritti nel nostro paese ha bisogno, nel più breve tempo possibile, di una rappresentanza legale da realizzarsi mediante l’apertura della tutela e la nomina di un tutore da parte del giudice tutelare del luogo dove si colloca la struttura di accoglienza, a ciò istituzionalmente demandato in presenza di minori che si trovino nella medesima o analoga condizione, del tutto diversa da quella qualificabile come ...
Corte di cassazione, sez. VI, 12 gennaio 2017 n. 685

10/1/2017 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
L’integrazione sociale degli alunni, intesa anche come adeguamento agli usi ed ai costumi locali, indipendentemente dalle loro origini, cultura e religione, perseguibile col rispetto del dovere di scolarizzazione, è un diritto fondamentale ed un interesse pubblico prevalente sulle opposte convinzioni religiose e filosofiche dei loro genitori. L’obbligo di frequentare corsi di nuoto misti all’interno delle strutture scolastiche pubbliche è conforme all’articolo 9 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che assicura il diritto alla liberà di religione. Il credo religioso dei...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sezione III, Osmanoglu et Kocabas c. Suisse, 10 gennaio 2017

30/12/2016 - Italiana - Civile - Cassazione
Là ove non siano in discussione il legale soggiorno del minore nel territorio italiano e il requisito sanitario, il diritto all’indennità di frequenza a favore del cittadino extracomunitario di cui all’art. 1 della legge 11 ottobre 1990, n. 289 prescinde dal fatto che l’interessato sia titolare della carta di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, in quanto il contesto in cui si iscrive tale indennità è costellato di finalità sodali che coinvolgono beni e valori, tutti di primario risalto nel quadro dei diritti fondamentali della persona (tutela della infanzia e della salut...
Corte di cassazione, 30 dicembre 2016, n. 27557

28/12/2016 - Italiana - Civile - Cassazione
In assenza di una situazione di continuativo accudimento e costante cura dei minori non può concedersi al genitore l’autorizzazione, ex articolo 31, d.lgs. n. 268 del 1998, a permanere in Italia per evitare ai figli stessi i gravi danni derivanti dalla separazione dai genitori, non sussistendo una situazione capace – se interrotta – di provocare eventi traumatici e non prevedibili che trascendano il normale disagio del minore causato dal rimpatrio di un familiare.Corte di cassazione, ord. 28 dicembre 2016, n. 27272 (n. 285) Sul ricorso proposto da: (OMISSIS); – ricorrente – nei conf...
Corte di cassazione, ord. 28 dicembre 2016, n. 27272

21/12/2016 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
La previsione dell’inderogabile prevalenza del cognome paterno sacrifica il diritto all’identità del minore, negandogli la possibilità di essere identificato, sin dalla nascita, anche con il cognome materno. Il criterio della prevalenza del cognome paterno, e la conseguente disparità di trattamento dei coniugi, non trovano per altro alcuna giustificazione né nell’art. 3 Cost., né nella finalità di salvaguardia dell’unità familiare, di cui all’art. 29, secondo comma, Cost., considerato che è proprio l’eguaglianza che garantisce quella unità e, viceversa, è la diseguaglianz...
Corte costituzionale, 21 dicembre 2016, n. 286