Indice di recerca: Lavoro - Subordinato

Sono state trovate 389 decisioni - Pagina 21 di 39

7/4/2014 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
In riforma della sentenza di primo grado va accolto il ricorso contro il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno ai sensi dell’art. 26 TUI in quanto lo straniero risultava condannato per violazione dell’art. 474 c.p. Infatti, l’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 26, co. 7-bis, TUI vieta di ipotizzare un qualsivoglia automatismo ostativo al rilascio del permesso di soggiorno per lavoro autonomo nella commissione dei reati legati alla tutela del diritto d’autore e dei marchi industriali senza valutare, in concreto, la pericolosità di un soggetto che abbia rich...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 1637 del 7 aprile 2014

22/1/2014 - Italiana - Amministrativo - TAR
È respinto il ricorso avverso il provvedimento di rigetto dell’istanza di nulla osta al lavoro presentata dal ricorrente a favore del cittadino indiano, in quanto il reddito esibito in sede di convocazione risulta insufficiente a coprire l’assunzione. Infatti, i redditi da lavoro prodotti dall’interessato al momento della convocazione presso la Prefettura erano insufficienti a garantire il livello minimo di capacità economica richiesto dal legislatore, e detto elemento assume valore ostativo all’assunzione del lavoratore straniero (in particolare, nel caso di specie, tenuto conto del...
Tar Lombardia, sez. di Brescia, sez. II, sent. n. 62 del 22 gennaio 2014

18/10/2013 - Italiana - Civile - Cassazione
La sentenza penale che dispone l’espulsione dello straniero senza indicarne l’applicazione provvisoria non è immediatamente operativa, ma presuppone comunque un giudizio di pericolosità del soggetto. Di conseguenza, non si ha revoca del permesso di soggiorno né conseguente estinzione, in tale situazione, dell'obbligazione da parte del datore di lavoro di assunzione del lavoratore straniero per totale impossibilità sopravvenuta della prestazione, fino a quando non si è pronunciato il magistrato di sorveglianza e, in caso di impugnazione delle determinazioni di quest’ultimo, il Tribun...
Corte di cassazione, sez. lavoro, sent. n. 23704 del 18 ottobre 2013

1/10/2013 - Italiana - Civile - Cassazione
La comprovata permanenza in casa dei datori di lavoro della presunta colf non è sufficiente a provare l’esistenza di un rapporto di lavoro domestico per tutto il tempo della convivenza. È pertanto rigettata la richiesta della lavoratrice straniera volta ad ottenere ulteriori differenze retributive, indennità per ferie non godute e preavviso. Corte di cassazione, sez. lavoro, sent. n. 22399 del 1 ottobre 2013 Sul ricorso 809-2011 proposto da: V.D., elettivamente domiciliata in ROMA, VIA PAOLO EMILIO 57, (STUDIO LEGALE GRECO MARCELLO), presso lo studio dell'avvocato BILOTTA ROBERTO, rappres...
Corte di cassazione, sez. lavoro, sent. n. 22399 del 1 ottobre 2013

10/9/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
L’art 18, co. 1, lett. r ) della legge di attuazione della decisione quadro sul MAE richiede un radicamento reale e non estemporaneo dello straniero in Italia. È dunque necessario, nell’ottica delineata dalla disposizione in questione, che lo straniero abbia istituito in Italia, con continuità temporale e sufficiente stabilità territoriale, la sede principale, anche se non esclusiva, dei propri interessi affettivi, professionali, economici (nella specie, non risulta che lo straniero abbia svolto attività lavorativa, ad eccezione di una sorta di tirocinio presso un panificio, e di un pe...
Corte di cassazione, sez. feriale penale, sent. n. 37089 del 10 settembre 2013

5/8/2013 - Italiana - Civile - Cassazione
È legittima la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione del lavoratore straniero che ad oltre un anno dalla scadenza del permesso di soggiorno, chiesto oltre i termini di legge, non ne ha ancora ottenuto il rinnovo. Infatti la fattispecie di reato prevista all’art. 22, co. 12, TUI, come sostituito dall’art. 18, co. 1, l. n. 189/02, nel testo vigente all’epoca dei fatti per cui è causa, contemplava il caso del lavoratore “il cui permesso sia scaduto e del quale non sia stato chiesto, nei termini di legge, il rinnovo”. Di conseguenza la mera presentazione dell’istanza di rinnovo...
Corte di cassazione, sez. lavoro, sent. n. 18627 del 5 agosto 2013

12/3/2013 - Italiana - Civile - Cassazione
Il rapporto di lavoro subordinato con uno straniero si considera dimostrato quando il permesso di soggiorno è stato rilasciato per lavoro su istanza dell’impresa datrice di lavoro. In questi casi, pertanto, l’imprenditore datore di lavoro non può invocare la simulazione del contratto e deve risarcire l’immigrato che ha perso il posto di lavoro in virtù di un licenziamento illegittimo. Inoltre le dichiarazioni rese dal dipendente in un interrogatorio libero non possono valere come confessione giudiziale. Corte di cassazione, sez. lavoro, sent. n. 6128 del 12 marzo 2013 Sul ricorso 7095...
Corte di cassazione, sez. lavoro, sent. n. 6128 del 12 marzo 2013

7/3/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 46 bis del reg. (CEE) n. 1408/71 del Consiglio, del 14 giugno 1971, relativo all’applicazione dei regimi di sicurezza sociale ai lavoratori subordinati, ai lavoratori autonomi e ai loro familiari che si spostano all’interno della Comunità, nel testo modificato ed aggiornato dal reg. (CE) n. 118/97 del Consiglio, del 2 dicembre 1996, come modificato dal reg. (CE) n. 1386/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 giugno 2001, deve essere interpretato nel senso che non osta all’applicazione di una normativa di uno Stato membro (come quella belga) che prevede una clausola ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. V, sent. del 7 marzo 2013

7/3/2013 - Italiana - Amministrativo - TAR
È respinto il ricorso avverso il decreto con cui il questore ha revocato il permesso di soggiorno, a suo tempo rilasciato alla straniera a conclusione del procedimento di emersione dal lavoro irregolare ex art. 1 ter, l. n. 102/2009, motivato con riferimento alla falsità della documentazione presentata in tale occasione e al carattere fittizio del rapporto di lavoro instaurato. Infatti, non può essere invocato nella fattispecie l’art. 5, co. 5 TUI, in tema di sopravvenienza di elementi sopraggiunti che consentano il rilascio del permesso di soggiorno, atteso che è necessario che le lacun...
Tar Toscana, sez. II, sent. n. 390 del 7 marzo 2013

19/12/2012 - Italiana - Civile - Merito
È ammessa a partecipare al concorso per il posto di collaboratore professionale sanitario – ostetricia la cittadina moldava regolarmente soggiornante in Italia da anni con la famiglia. Infatti, il requisito della cittadinanza (richiesto dal bando di concorso in questione) si mostra del tutto irragionevole e discriminatorio ai fini dell’accesso al lavoro, allorché si tratti – come nel caso in questione - di attività semplici realizzate dalla p.a. nei suoi momenti meramente operativi; il requisito della cittadinanza italiana può essere invece validamente richiesto solo quando riferito ...
Tribunale di Reggio Emilia, sez. lavoro, decr. n. 355 del 19 dicembre 2012