Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

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30/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. Gli Stati devono assolvere agli obblighi informativi mediante la consegna dell’opuscolo comune ai richiedenti asilo e svolgere il colloquio personale sia nell’ambito della prima domanda di protezione che nelle successive. Se non viene svolto il colloquio personale, la decisione di trasferimento può essere annullata, a meno che il richiedente asilo abbia avuto la possibilità di esporre i propri argomenti nell’ambito del ricorso avverso la decisione di trasferimento, beneficiando di tutte le garanzie previste dal diritto derivato per il colloquio personale. Se tale colloquio si è svo...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 30 novembre 2023, cause riunite C-228/21, C-254/21, C-297/21, C-315/21 e C-328/21, Ministero dell’Interno (Opuscolo comune – Refoulement indiretto)

23/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione (art. 20 e 23 direttiva 2011/95/UE) non impone agli Stati membri di riconoscere al genitore di un minore che gode dello status di rifugiato in uno Stato membro il diritto di beneficiare della protezione internazionale in tale Stato membro. Resta tuttavia nella discrezionalità degli Stati riconoscere la protezione a titolo derivato e a fini di mantenimento dell’unità familiare in base a disposizioni nazionali più favorevoli (art. 3 direttiva cit.).Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-374/22, Commissaire général aux réfugiés e aux ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-374/22, Commissaire général aux réfugiés e aux apatrides (Unité familiale)

23/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione (art. 20 e 23 direttiva 2011/95/UE) non impone agli Stati membri di riconoscere al genitore di un minore che gode dello status di rifugiato in uno Stato membro il diritto di beneficiare della protezione internazionale in tale Stato membro. Resta tuttavia nella discrezionalità degli Stati riconoscere la protezione a titolo derivato e a fini di mantenimento dell’unità familiare in base a disposizioni nazionali più favorevoli (art. 3 direttiva cit.).Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-614/22, Commissaire général aux réfugiés e aux ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-614/22, Commissaire général aux réfugiés e aux apatrides (Unité familiale)

9/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In un caso che riguarda le misure discriminatorie adottate nei confronti delle donne afghane dal regime talebano, l’Avvocato generale propone alla Corte di giustizia di interpretare la direttiva qualifiche (direttiva 2011/95/UE) nel senso che rientra nella nozione di «atti di persecuzione» ai fini della qualifica di rifugiato (9, par. 1, lett. b, dir.) una somma di atti e di misure discriminatori, adottati in un paese nei confronti delle ragazze e delle donne, che limitano o addirittura vietano, in particolare, il loro accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria, il loro eserciz...
Conclusioni dell’Avvocato generale J. Richard De La Tour presentate il 9 novembre 2023 nelle cause riunite C-608/22 e C-609/22, Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl e a. (Donne afghane)

9/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Nell’ambito della valutazione sui presupposti per il riconoscimento della protezione sussidiaria, l’autorità nazionale competente deve esaminare tutti gli elementi pertinenti, relativi sia alla situazione individuale e alle circostanze personali del richiedente, sia alla situazione generale nel paese d’origine, prima di individuare il tipo di danno grave che tali elementi consentono eventualmente di comprovare. Al fine di valutare l’esistenza di un rischio effettivo di subire un danno grave ai sensi dell’art. 15, lett. c), direttiva 2011/95/UE, tale autorità deve poter prendere in ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 9 novembre 2023, causa C-125/22, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Notion d’atteintes graves)

9/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Gli Stati non possono adottare una decisione di rimpatrio nei confronti di un cittadino di un paese terzo successivamente alla proposizione, da parte di quest’ultimo, di una domanda di protezione internazionale, ma anteriormente a che sia stata emanata una decisione riguardo ad essa in primo grado, qualunque sia il periodo di soggiorno preso in considerazione nella decisione di rimpatrio (art. 2, par. 1 e art. 3, punto 2, direttiva 2008/115, letti alla luce del considerando n. 9 di tale direttiva e in combinato disposto con l’art. 9, par. 1, direttiva 2013/32).[Il procedimento principale a...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 9 novembre 2023, causa C-257/22, Odbor azylové a migrační politiky MV (Champ d’application de la directive retour)

5/10/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Ai fini dell’applicazione della causa di esclusione dallo status di rifugiato prevista dall’art. 12, par. 1, lett. a) della direttiva qualifiche, la protezione o l’assistenza dell’ UNRWA si considera cessata qualora tale organo non sia in grado di fornire a un apolide di origine palestinese, beneficiario di tale protezione o assistenza, l’accesso alle cure e ai trattamenti medici in assenza dei quali quest’ultimo corre un rischio reale di morte imminente ovvero di essere esposto a un declino grave, rapido e irreversibile del suo stato di salute o a una significativa riduzione della...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 5 ottobre 2023, causa C-294/22, OFPRA (Statut de réfugié d’un apatride d’origine palestinienne)

21/9/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Una tessera diplomatica rilasciata da uno Stato membro in forza della Convenzione di Vienna del 1961 sulle relazioni diplomatiche configura un «titolo di soggiorno» ai sensi dell’art. 2, lett. l), del regolamento (UE) n. 604/2013 (c.d. “Dublino III”). Ne consegue che lo Stato membro che ha rilasciato la tessera diplomatica a un cittadino di un Paese terzo è competente per l’esame della domanda di protezione internazionale successivamente presentata da tale cittadino (cfr. art. 12 reg. Dublino III).Corte di giustizia dell’Unione europea, 21 settembre 2023, causa C- 568/21, Staatss...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 21 settembre 2023, causa C- 568/21, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Carte diplomatique)

21/9/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Qualora un cittadino di un paese terzo, senza titolo di soggiorno, sia sorpreso al valico di frontiera sito nel territorio di uno Stato membro UE che ha eccezionalmente ripristinato i controlli alle frontiere interne, tale cittadino può essere oggetto di un provvedimento di respingimento in forza dell’art. 14 del codice frontiere Schengen, con i dovuti adattamenti. Tuttavia, ai fini del suo allontanamento, deve necessariamente essere rispettata la disciplina della direttiva rimpatri, incluso il beneficio del termine per la partenza volontaria.Corte di giustizia dell’Unione europea, 21 set...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 21 settembre 2023, causa C-143/22, ADDE e a.

21/9/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In tema di rifugio, la nozione di “opinione politica” (art. 10, par. 1, lett. e, nonché par. 2 direttiva qualifiche) può essere integrata anche nel caso in cui un richiedente protezione, che non è ancora stato oggetto di interesse ostile da parte di potenziali persecutori nel Paese di origine, affermi di avere o di esprimere una determinata opinione o un pensiero o una convinzione. Resta comunque impregiudicata la valutazione della fondatezza del timore nutrito dal richiedente di subire persecuzioni per le proprie opinioni politiche, che deve essere condotta dalle autorità competenti a...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 21 settembre 2023, causa C-151/22, Staatssecretaris van Veiligheid en Justitie (Opinions politiques dans l’État membre d’accueil)