Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

Sono state trovate 447 decisioni - Pagina 2 di 45

22/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
A certe condizioni il diritto alla libera circolazione, che l’art. 21 TFUE riconosce ai cittadini dell’Unione, può obbligare lo Stato membro debitore di una pensione per incapacità totale al lavoro a prendere in considerazione i periodi maturati in un altro Stato membro a titolo di cura dei figli da un cittadino UE benché questo non soddisfi le condizioni stabilite dal diritto derivato (art. 44, par. 2, reg. CE n. 987/2009 in tema di modalità di applicazione del reg. n. 883/2004 relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale degli Stati membri). Ciò avviene qualora sussist...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 22 febbraio 2024, causa C-283/21, Deutsche Rentenversicherung Bund

22/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Uno Stato membro non può negare a un proprio cittadino il rilascio di una carta d’identità che possa valere come documento valido per l’espatrio all’interno dell’Unione europea, per il solo motivo che egli, nella sua qualità di cittadino dell’Unione, ha esercitato la propria libertà di circolazione e soggiorno stabilendo il proprio domicilio nel territorio di un diverso Stato membro (artt. 21 e 45, par. 1, TFUE, nonché 4, par. 3, dir. 2004/38/CE).Corte di giustizia dell’Unione europea, 22 febbraio 2024, causa C-491/21, Direcţia pentru Evidenţa Persoanelor şi Administrarea B...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 22 febbraio 2024, causa C-491/21, Direcţia pentru Evidenţa Persoanelor şi Administrarea Bazelor de Date

8/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. Qualora aumenti significativamente la probabilità che al richiedente sia riconosciuta una forma di protezione internazionale, qualsiasi sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, anche una sentenza che interpreti una disposizione del diritto UE che era già in vigore al momento dell’adozione di una precedente decisione sulla domanda di protezione internazionale, costituisce un elemento nuovo che giustifica l’esame nel merito di una nuova domanda di protezione (art. 33, par. 2, lett. d; art. 40, par. 2 e 3 direttiva 2013/32/UE). 2. È facoltà degli Stati membri conferire...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 8 febbraio 2024, causa C-216/22, Bundesrepublik Deutschland (Ricevibilità di una domanda reiterata)

30/1/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L'art. 10, par. 3, lett. a) della direttiva 2003786/CE non fissa una scadenza per la presentazione della domanda di ricongiungimento familiare per i genitori di un rifugiato minore non accompagnato, che ha diritto al ricongiungimento anche qualora raggiunga la maggiore età in corso di procedura.La stessa norma, inoltre, obbliga il rilascio di un permesso di soggiorno alla sorella maggiorenne del rifugiato minore non accompagnato – la quale è cittadina di un paese terzo e ha una grave malattia che la rende totalmente e permanentemente dipendente dai genitori – se il rifiuto di tale perme...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 30 gennaio 2024, causa C-560/20, Landeshauptmann von Wien (Ricongiungimento familiare con un minore rifugiato)

16/1/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. La nozione di «determinato gruppo sociale» ai fini del riconoscimento del rifugio (art. 10, par. 1, lett. d, direttiva 2011/95/UE) dev’essere interpretata (anche) alla luce della Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione (CEDAW) e della Convenzione di Istanbul. Entrambe, infatti, rientrano tra i «trattati pertinenti» a cui la politica dell’Unione in materia di protezione internazionale deve conformarsi (art. 78, par. 1, TFUE): la CEDAW in quanto vi partecipano tutti gli Stati membri, mentre la Convenzione di Istanbul vincola l’UE dal 1° ottobre 2023. Pertan...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 16 gennaio 2024, causa C-621/21, Intervyuirasht organ na DAB pri MS (Femmes victimes de violences domestiques)

21/12/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione osta alla normativa di uno Stato membro che consente di negare una prestazione di assistenza sociale [nella fattispecie, l’assegno d’invalidità] a un ascendente diretto di un cittadino dell’Unione [nella fattispecie, la madre] il quale, al momento della domanda relativa a tale prestazione, è a carico di un lavoratore cittadino UE, o persino di revocargli il diritto di soggiorno, sul rilievo che la concessione della prestazione determinerebbe che l’ascendente non sarebbe più a carico del lavoratore (art. 2, punto 2, lett. d, dir. 2004/38) e diverrebbe un oner...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 21 dicembre 2023, causa C-488/21, Chief Appeals Officer e a.

7/12/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. La direttiva 2004/38/CE (artt. 27 e 29) consente agli Stati membri di vietare i viaggi non essenziali da e verso altri Stati membri classificati come zone ad alto rischio a causa della pandemia di COVID-19. Tuttavia, tali misure devono rispettare le condizioni e le garanzie di chiarezza, precisione, prevedibilità, obbligo di motivazione e controllo giurisdizionale previste dalla direttiva (artt. da 30 a 32), i diritti e i principi fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, segnatamente il principio del divieto di discriminazioni, nonché il principio di ...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 7 dicembre 2023, causa C-128/22, NORDIC INFO

30/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. Gli Stati devono assolvere agli obblighi informativi mediante la consegna dell’opuscolo comune ai richiedenti asilo e svolgere il colloquio personale sia nell’ambito della prima domanda di protezione che nelle successive. Se non viene svolto il colloquio personale, la decisione di trasferimento può essere annullata, a meno che il richiedente asilo abbia avuto la possibilità di esporre i propri argomenti nell’ambito del ricorso avverso la decisione di trasferimento, beneficiando di tutte le garanzie previste dal diritto derivato per il colloquio personale. Se tale colloquio si è svo...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 30 novembre 2023, cause riunite C-228/21, C-254/21, C-297/21, C-315/21 e C-328/21, Ministero dell’Interno (Opuscolo comune – Refoulement indiretto)

23/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione (art. 20 e 23 direttiva 2011/95/UE) non impone agli Stati membri di riconoscere al genitore di un minore che gode dello status di rifugiato in uno Stato membro il diritto di beneficiare della protezione internazionale in tale Stato membro. Resta tuttavia nella discrezionalità degli Stati riconoscere la protezione a titolo derivato e a fini di mantenimento dell’unità familiare in base a disposizioni nazionali più favorevoli (art. 3 direttiva cit.).Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-374/22, Commissaire général aux réfugiés e aux ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-374/22, Commissaire général aux réfugiés e aux apatrides (Unité familiale)

23/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione (art. 20 e 23 direttiva 2011/95/UE) non impone agli Stati membri di riconoscere al genitore di un minore che gode dello status di rifugiato in uno Stato membro il diritto di beneficiare della protezione internazionale in tale Stato membro. Resta tuttavia nella discrezionalità degli Stati riconoscere la protezione a titolo derivato e a fini di mantenimento dell’unità familiare in base a disposizioni nazionali più favorevoli (art. 3 direttiva cit.).Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-614/22, Commissaire général aux réfugiés e aux ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-614/22, Commissaire général aux réfugiés e aux apatrides (Unité familiale)