Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

Sono state trovate 447 decisioni - Pagina 1 di 45

13/6/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Dopo che nel 2020 la Corte ha dichiarato la violazione, da parte dell’Ungheria, delle norme relative all’accesso alla protezione internazionale, al trattenimento e al rimpatrio dei cittadini di paesi terzi in condizioni di soggiorno irregolare, lo Stato membro non ha dato attuazione alla sentenza e persiste deliberatamente nelle violazioni. Così facendo, l’Ungheria arreca un pregiudizio particolarmente grave ai diritti fondamentali dei singoli e all’interesse pubblico. In particolare, l’elusione deliberata, da parte di uno Stato membro, dell’applicazione di una politica comune nel...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 13 giugno 2024, causa C-123/22, Commissione/Ungheria (Accoglienza dei richiedenti protezione internazionale II)

13/6/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. In tema di domande reiterate di protezione internazionale, l’autorità che si pronuncia sul merito deve esaminare gli elementi di fatto presentati a sostegno della domanda anche se si tratta di fatti già valutati dall’autorità che ha respinto in via definitiva una prima domanda di protezione internazionale [art. 40, direttiva 2013/32/UE in combinato disposto con l’art. 12, par. 1, lett. a) seconda frase direttiva 2011/95/UE].2. Al fine di valutare l’applicazione della causa di esclusione di cui all’art. 12, par. 1, lett. a) seconda frase, direttiva 2011/95/UE, l’assistenza o l...
Corte di giustizia, 13 giugno 2024, causa C-563/22, Zamestnik-predsedatel na Darzhavna agentsia za bezhantsite (Status di rifugiato - Apolide di origine palestinese)

16/5/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il divieto di discriminazione in base alla cittadinanza impedisce agli Stati membri di escludere il lavoratore frontaliero dalla percezione di un assegno familiare connesso all’esercizio, da parte sua, di un’attività subordinata, per un minore collocato in affidamento presso di lui con decisione giudiziaria e di cui egli assume la custodia, mentre vi hanno diritto i lavoratori residenti in analoga situazione. Allo stesso modo, solo se anche per i lavoratori residenti la normativa nazionale prevede di prendere in considerazione la circostanza che il lavoratore provveda al mantenimento del ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 16 maggio 2024, causa C-27/23, Hocinx

25/4/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In forza dell’art. 20 TFUE, la revoca o il rifiuto del permesso di soggiorno a un cittadino di un paese terzo familiare di un cittadino dell’Unione che non ha mai esercitato la propria libertà di circolazione deve necessariamente seguire a un esame preliminare sulla sussistenza di un rapporto di dipendenza tale per cui il cittadino dell’Unione sarebbe costretto a lasciare il territorio dell’Unione europea, considerato nel suo insieme, assieme al familiare, qualora quest’ultimo non vanti un diritto di soggiorno in forza di una diversa disposizione applicabile nello Stato membro inter...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 25 aprile 2024, cause riunite C-420/22 e C-528/22, NW (Informations classifiées)

25/4/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Non è radicalmente incompatibile con il diritto dell’Unione (art. 20 TFUE) una normativa nazionale che a seguito dell’acquisizione volontaria della cittadinanza di uno Stato terzo, prevede la perdita ispo iure della cittadinanza nazionale di uno Stato membro e con essa, anche della cittadinanza dell’Unione, salvo la persona interessata ottenga dalle competenti autorità nazionali un’autorizzazione preventiva a conservare la cittadinanza nazionale, a seguito di un esame delle circostanze del caso. La compatibilità con il diritto dell’Unione è però subordinata a due condizioni: a) ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 25 aprile 2024, cause riunite C-684/22 a C-686/22, Stadt Duisburg (Perte de la nationalité allemande)

18/4/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione (art. 27, par. 1, reg. Dublino III) non obbliga gli Stati membri a predisporre una via di ricorso effettiva avverso la decisione delle autorità nazionali di non esercitare la clausola di discrezionalità di cui all’art. 17, par. 1, reg. Dublino III, che consente di procedere all’esame della domanda di protezione internazionale per la quale lo Stato in questione non sarebbe competente in base agli ordinari criteri previsti dal regolamento. Ne consegue che, quando un simile ricorso è previsto, esso trova fondamento esclusivamente nel diritto nazionale; pertanto, il...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 18 aprile 2024, causa C-359/22, Minister for Justice (Clause discrétionnaire – Recours)

14/3/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
È applicabile la tutela rafforzata di cui godono i cittadini di paesi terzi soggiornanti di lungo periodo nel caso in cui l’allontanamento dall’UE di tale cittadino sia disposto per ragioni di ordine pubblico e pubblica sicurezza da uno Stato membro diverso da quello che per primo ha conferito lo status di soggiornante di lungo periodo, qualora quest’ultimo, da un lato, soggiorni in tale Stato in violazione di un divieto d’ingresso e, dall’altro, non abbia presentato alle autorità competenti una domanda di permesso di soggiorno ai sensi delle disposizioni del capo III della diretti...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 14 marzo 2024, causa C-752/22, EP (Éloignement d’un résident de longue durée)

29/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
La facoltà attribuita agli Stati membri di negare lo status di rifugiato qualora il richiedente, in una domanda di protezione successiva, invochi un rischio di persecuzioni fondato su circostanze determinate da sé medesimo dopo la partenza dal paese di origine di cui all’art. 5, par. 3, dir. 2011/95/UE va interpretata restrittivamente e non ammette, in particolare, che gli Stati subordinino il riconoscimento dello status alla condizione che le circostanze invocate dal richiedente costituiscano l’espressione e la continuazione di una convinzione del richiedente già manifestata in tale pa...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 29 febbraio 2024, causa C-222/22, Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl (Conversion religieuse ultérieure)

29/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il trasferimento di un richiedente protezione verso lo Stato membro competente per l'esame della domanda non è impedito di per sé, dal fatto che tale Stato membro abbia attuato dei respingimenti sommari o trattenimenti ai valichi di frontiera nei confronti di cittadini di paesi terzi che cercano di presentare domanda di protezione internazionale. Il trasferimento va però escluso qualora sussistano motivi seri e comprovati di ritenere che il richiedente potrebbe incorrere, al momento del trasferimento o in seguito ad esso, nel rischio reale di essere sottoposto a tali pratiche e queste ultim...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 29 febbraio 2024, causa C-392/22, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Confiance mutuelle en cas de transfert)

27/2/2024 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È sollevato un rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia (art. 267 TFUE) al fine di chiarire se l’art. 12, par. 1, lettera e), della direttiva 2011/98/UE, quale espressione concreta della tutela del diritto di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale riconosciuta dall’art. 34, par. 1 e 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea debba essere interpretato nel senso che rientra nel suo ambito di applicazione una provvidenza come l’assegno sociale ex art. 3, co. 6, L. n. 335/1995 e se, conseguentemente, il diritto dell’Unione osti a una normativa nazionale ch...
Corte costituzionale, 27 febbraio 2024, n. 29