Francia. La legge del 15 marzo 2004 riguardante il divieto di portare simboli o indumenti che ostentano un’appartenenza religiosa negli istituti scolastici pubblici ed il rapporto sulla prima applicazione.
di Fabio Sciarretta
"Si può affermare, sulla base di informazioni direttamente raccolte presso i dirigenti delle istituti scolastici che la legge sulla laicità nelle scuole è stata vissuta come una liberazione da molte studentesse e dalle loro famiglie". È con questa affermazione entusiastica che si conclude, il rapporto di Hanifa Chérifi, responsabile della commissione di vigilanza sulla laicità al ministero della pubblica istruzione, in merito all’applicazione della legge del 15 marzo 2004 riguardante il divieto di portare simboli o indumenti che ostentano un’appartenenza religiosa negli istituti scolastici pubblici.
Il rapporto, non ancora pubblicato, è stato anticipato dall’agenzia di informazione Aef (Agence éducation formation) che ne ha svelato i sostanziali contenuti.
Secondo una raggiante Hanifa Chérifi, la legge in questione non ha neanche risvegliato le temute rivendicazioni identitarie, richiamando le giovani ad indossare il velo; anzi sono gli stessi dati (639...
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