Dubbi sulle misure adottate dal Governo italiano dopo le condanne della Corte EDU.

Comitato dei ministri
Risoluzione 13-15 marzo 2018 (1310)

Nota a cura di Paola Mangano, avvocato in Viterbo


 
Il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa continua il monitoraggio delle misure adottate dal Governo italiano in attuazione delle sentenze di condanna che la Corte europea dei diritti dell’uomo (Corte EDU) ha inflitto al nostro Paese per il trattenimento arbitrario subito da alcuni cittadini stranieri a Lampedusa e per i respingimenti illegittimi dei migranti dai porti Adriatici. Tra il 12 e il 14 marzo 2019, il Comitato dei ministri del Consiglio di Europa è tornato a riunirsi nel 1340° incontro periodico, durante il quale sono state esaminate le misure adottate dagli Stati in attuazione delle sentenze della Corte EDU. In tale sede sono state rigettate le richieste del governo italiano di chiudere i processi di supervisione avviati a seguito della sentenza Khlaifia c. Italia (dicembre 2016) – con cui la Corte ha condannato il nostro paese per la detenzione arbitraria cui ha sottoposto alcuni cittadini stranieri e per l’assenza di mezzi di ricorso effettivi...
 
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