Divieto di espulsione per il convivente straniero della cittadina italiana? Sì, per la legge Cirinnà, sostiene la Cassazione penale, ma la sentenza confonde unioni civili e convivenze.

Raffaele Miele
Nota alla sentenza della Corte di cassazione, Sez. prima penale, n. 44182 del 16 ottobre 2016


 
La Corte di cassazione, Sez. prima penale, con la sentenza n. 44182 del 16 ottobre 2016, ha affermato il principio secondo il quale non solo il coniuge straniero del cittadino italiano ma anche il convivente more uxorio è inespellibile in applicazione dell’art. 19, comma 2, lettera c), TUI. La decisione, quantunque resa in sede penale per dichiarare l’illegittimità dell’espulsione adottata dal magistrato di sorveglianza quale misura sostitutiva alla detenzione (art. 16, TUI), costituisce un precedente autorevole che potrebbe determinare un allineamento anche da parte delle Sezioni civili, fino ad oggi inequivocabilmente orientate a circoscrivere la portata del divieto di espulsione, oltre che ai parenti entro il secondo grado, al solo coniuge convivente del cittadino italiano. La Corte, preso atto che ai sensi dell’art. 19, comma 2, lett. c) la convivenza con il coniuge di nazionalità italiana ovvero con un parente entro il “quarto grado” (così recita la sentenza,...
 
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