La domanda di salute della popolazione immigrata in Italia: vero o falso problema per il sistema sanitario?

A cura del gruppo tecnico del progetto Promozione della salute della popolazione immigrata in Italia *

Elaborazioni dati nazionali: Gabriella Tavini (Agenas – Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali)

 
Introduzione Gli studi e le ricerche sociologiche ed antropologiche nazionali ed internazionali hanno abbondantemente evidenziato che il processo dell’emigrazione rappresenta un fattore di fragilizzazione dell’individuo, anche quando la migrazione avviene nel migliore dei modi. “L’espianto progressivo dal quadro culturale originario, da solo, determina un’effettiva fragilizzazione (vulnerabilità) delle difese della persona messe a disposizione dell’individuo dal suo mondo di appartenenza. La cultura dota infatti ogni suo membro dei mezzi cognitivi, affettivi, comportamentali e, latamente, assiologici che gli permettono di fronteggiare le congiunture critiche. Il fenomeno migratorio espone il migrante ad un rischio di erosione, se non addirittura di totale privazione, di tali risorse (1, 2, 3) Se a questo “sradicamento” si associano, nel paese ospite, una serie di determinanti sociali sfavorevoli (condizioni lavorative, abitative,...
 
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