Apolidia e rifugiati palestinesi
Paolo Farci
15 settembre 2025
In base all’art. 1 della Convenzione deve considerarsi apolide colui che non è considerato come cittadino da nessuno Stato, ai sensi della legge nazionale.
Questa definizione solleva il delicato problema dell’onere della prova posto in capo a chi chiede l’accertamento di tale status. In termini di stretto rigore, sarebbe infatti necessario che il ricorrente dimostrasse di non essere più, o di non essere mai stato, cittadino di alcuno Stato.
Ciò costituirebbe all’evidenza una probatio diabolica , tanto che la giurisprudenza ha attenuato l’onere della prova sotto due diversi profili: da un lato, ritiene sufficiente che il ricorrente fornisca una prova di natura anche solo indiziaria del mancato possesso di una cittadinanza, dall’altro lato, richiede che tale prova sia fornita solo con riferimento a quei Paesi con i quali il ricorrente intrattiene o abbia intrattenuto rapporti rilevanti che abbiano dato vita a collegamenti effettivi. Inoltre.
Ai fini dell’accertamento...
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