La certificazione medica da cui risulta che la richiedente protezione è stata sottoposta a mutilazione genitale femminile nel Paese di origine rende superfluo l’approfondimento istruttorio circa la credibilità della stessa, considerati gli enormi danni fisici e morali derivanti da tale pratica, che costituisce un atto persecutorio gravemente lesivo dell’integrità fisica e della salute. Tali...
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