I comportamenti discriminatori posti in essere dagli enti pubblici nei confronti dei privati, anche quando consistono nell’adozione di atti amministrativi, ricadono nella giurisdizione del giudice ordinario attesa la natura di diritto soggettivo assoluto della pretesa fatta valere, ossia il diritto a non essere discriminati (cfr. art. 3 Cost., direttiva 2000/43/CE, art. 3 e 4 del d.lgs. n....
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