Qualora il richiedente protezione internazionale alleghi il timore di essere perseguitato, ovvero di rischiare di subire un trattamento inumano o degradante, nel proprio Paese d’origine, in ragione di motivazioni religiose o a sfondo religioso, il giudice deve valutare la situazione interna di detto Paese accertando l’esistenza di fenomeni di tensione a contenuto religioso. Al riguardo, non...
(…)
Segue nello spazio riservato agli abbonati
Contenuto completo visibile previo abbonamento
Se sei già abbonato a Immigrazione.it accedi al portale con le tue credenziali per proseguire.