La comprovata permanenza in casa dei datori di lavoro della presunta colf non è sufficiente a provare l’esistenza di un rapporto di lavoro domestico per tutto il tempo della convivenza. È pertanto rigettata la richiesta della lavoratrice straniera volta ad ottenere ulteriori differenze retributive, indennità per ferie non godute e preavviso.
Corte di cassazione, sez. lavoro, sent. n....
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