È illegittimo il decreto di espulsione non tradotto in russo, unica lingua conosciuta e compresa dalla ricorrente. È insufficiente la motivazione che richiama la generica impossibilità di reperire l’interprete della lingua dello straniero. La tempestività del ricorso e la difesa nel merito non comportano poi sanatoria degli atti illegittimi e non sono idonei a superarne la nullità.
Nel...
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