Il visto per residenza elettiva è “elemento recessivo”, cioè inutile. Il Tar Lazio riscrive il TUI.

Raffaele Miele


 
Difficile annotare una sentenza come la n. 11319 Tar Lazio, sezione I-ter, del 14 novembre 2017. Non sembra disapplicare una norma o una circolare, né sembra fornire criteri innovativi per interpretare una disposizione di legge in modo costituzionalmente orientato. No, sembra orientata ad “abrogare” una norma dello Stato. Il caso. Una cittadina russa residente a Dubai, dove esercita un'attività turistica stagionale consistente nella gestione di una flotta di pullman turistici, ha acquistato due immobili in Italia, uno da dare in locazione a terzi, ed altro, una villa, da adibire a propria residenza. Munita di visto d’ingresso per turismo, chiede alla questura un permesso di soggiorno per residenza elettiva, istanza che viene respinta per assenza dello specifico visto d’ingresso. Ma se la straniera dimostra di possedere ampie risorse economiche e la disponibilità di un alloggio, “sussistendo tali requisiti, l'aspetto formale della mancanza dello specifico visto per...
 
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