Naufragio 2013 al largo di Lampedusa: il Comitato per i diritti umani giudica l’Italia colpevole della violazione del Patto ONU sui diritti civili e politici.

Redazione


 
Tre cittadini siriani e un palestinese, sopravvissuti al naufragio del 2013 che causò la morte di oltre 200 persone tra le quali i loro familiari, hanno cercato giustizia tramite l’avvocato Andrea Saccucci presso il Comitato per i diritti umani delle Nazioni unite (United Nations Human Rights Committee) che, dopo una lunga istruttoria, con parere 27 gennaio 2021, n. CCPR/C/130/D/3042/2017, ha dichiarato la responsabilità dell’Italia per la violazione dell’art. 6 (diritto alla vita) e dell’art. 2, par. 3 (rimedio effettivo) del Patto ONU sui diritti civili e politici. Le violazioni riguardano sia i ritardi ingiustificati nei soccorsi che il mancato accertamento in ordine alle responsabilità dell’accaduto. Nonostante il naufragio sia avvenuto in zona SAR maltese, i naufraghi si trovavano infatti sotto giurisdizione (concorrente) italiana in virtù delle particolari circostanze del caso di specie e, segnatamente, della particolare relazione di dipendenza in essere tra i...
 
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