La pericolosità sociale quale limite al divieto di espulsione. La necessità del doppio sindacato amministrativo. La sussistenza di poteri sostitutivi in capo al giudice adito nel valutare la sussistenza del diritto alla coesione familiare.

Alessandra Steri
Procuratore dello Stato


 
Con l’ordinanza n. 6666 del 15 marzo 2017 la Corte di cassazione ha affrontato il problema della sicurezza pubblica in un’ottica di bilanciamento con il diritto all’unità familiare degli stranieri, cogliendo l’occasione per pronunciarsi, altresì, sui poteri valutativi dell’Amministrazione a fronte delle istanze di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno e sulla necessità di una nuova valutazione in caso di espulsione. La vicenda oggetto del giudizio traeva origine da un decreto di rigetto di un’istanza volta ad ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno rilasciato per motivi familiari e, in particolare, in ragione del matrimonio contratto con una cittadina italiana. Il diniego, secondo quanto riconosciuto dalla Corte d’appello di Napoli – adita dal ricorrente al fine di ottenere la riforma dell’ordinanza del Tribunale di Napoli che aveva rigettato il proposto ricorso – era giustificato dalla ricorrenza delle ipotesi di esclusione previste dal d.lgs. del...
 
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