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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 717 decisioni - pagina Pagina 1 di 72

25/4/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In forza dell’art. 20 TFUE, la revoca o il rifiuto del permesso di soggiorno a un cittadino di un paese terzo familiare di un cittadino dell’Unione che non ha mai esercitato la propria libertà di circolazione deve necessariamente seguire a un esame preliminare sulla sussistenza di un rapporto di dipendenza tale per cui il cittadino dell’Unione sarebbe costretto a lasciare il territorio dell’Unione europea, considerato nel suo insieme, assieme al familiare, qualora quest’ultimo non vanti un diritto di soggiorno in forza di una diversa disposizione applicabile nello Stato membro inter...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 25 aprile 2024, cause riunite C-420/22 e C-528/22, NW (Informations classifiées)

25/4/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Non è radicalmente incompatibile con il diritto dell’Unione (art. 20 TFUE) una normativa nazionale che a seguito dell’acquisizione volontaria della cittadinanza di uno Stato terzo, prevede la perdita ispo iure della cittadinanza nazionale di uno Stato membro e con essa, anche della cittadinanza dell’Unione, salvo la persona interessata ottenga dalle competenti autorità nazionali un’autorizzazione preventiva a conservare la cittadinanza nazionale, a seguito di un esame delle circostanze del caso. La compatibilità con il diritto dell’Unione è però subordinata a due condizioni: a) ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 25 aprile 2024, cause riunite C-684/22 a C-686/22, Stadt Duisburg (Perte de la nationalité allemande)

18/4/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione (art. 27, par. 1, reg. Dublino III) non obbliga gli Stati membri a predisporre una via di ricorso effettiva avverso la decisione delle autorità nazionali di non esercitare la clausola di discrezionalità di cui all’art. 17, par. 1, reg. Dublino III, che consente di procedere all’esame della domanda di protezione internazionale per la quale lo Stato in questione non sarebbe competente in base agli ordinari criteri previsti dal regolamento. Ne consegue che, quando un simile ricorso è previsto, esso trova fondamento esclusivamente nel diritto nazionale; pertanto, il...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 18 aprile 2024, causa C-359/22, Minister for Justice (Clause discrétionnaire – Recours)

14/3/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
È applicabile la tutela rafforzata di cui godono i cittadini di paesi terzi soggiornanti di lungo periodo nel caso in cui l’allontanamento dall’UE di tale cittadino sia disposto per ragioni di ordine pubblico e pubblica sicurezza da uno Stato membro diverso da quello che per primo ha conferito lo status di soggiornante di lungo periodo, qualora quest’ultimo, da un lato, soggiorni in tale Stato in violazione di un divieto d’ingresso e, dall’altro, non abbia presentato alle autorità competenti una domanda di permesso di soggiorno ai sensi delle disposizioni del capo III della diretti...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 14 marzo 2024, causa C-752/22, EP (Éloignement d’un résident de longue durée)

29/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
La facoltà attribuita agli Stati membri di negare lo status di rifugiato qualora il richiedente, in una domanda di protezione successiva, invochi un rischio di persecuzioni fondato su circostanze determinate da sé medesimo dopo la partenza dal paese di origine di cui all’art. 5, par. 3, dir. 2011/95/UE va interpretata restrittivamente e non ammette, in particolare, che gli Stati subordinino il riconoscimento dello status alla condizione che le circostanze invocate dal richiedente costituiscano l’espressione e la continuazione di una convinzione del richiedente già manifestata in tale pa...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 29 febbraio 2024, causa C-222/22, Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl (Conversion religieuse ultérieure)

29/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il trasferimento di un richiedente protezione verso lo Stato membro competente per l'esame della domanda non è impedito di per sé, dal fatto che tale Stato membro abbia attuato dei respingimenti sommari o trattenimenti ai valichi di frontiera nei confronti di cittadini di paesi terzi che cercano di presentare domanda di protezione internazionale. Il trasferimento va però escluso qualora sussistano motivi seri e comprovati di ritenere che il richiedente potrebbe incorrere, al momento del trasferimento o in seguito ad esso, nel rischio reale di essere sottoposto a tali pratiche e queste ultim...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 29 febbraio 2024, causa C-392/22, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Confiance mutuelle en cas de transfert)

29/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Le persone alle quali si applica l’art. 68, par. 4, dell’accordo di associazione CE - Algeria, che sancisce il libero trasferimento delle pensioni e delle prestazioni ivi previste, hanno il diritto di avvalersi direttamente di tale disposizione dinanzi ai giudici degli Stati membri per far disapplicare le norme di diritto nazionale ad esso contrarie. La disposizione in questione si applica ai superstiti di un lavoratore che, intendendo trasferire in Algeria la loro prestazione ai superstiti, non siano essi stessi lavoratori e residenti in Algeria. L’importo della prestazione può però e...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 29 febbraio 2024, causa C-549/22, Raad van bestuur van de Sociale verzekeringsbank (Transfert de prestations de survie)

27/2/2024 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È sollevato un rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia (art. 267 TFUE) al fine di chiarire se l’art. 12, par. 1, lettera e), della direttiva 2011/98/UE, quale espressione concreta della tutela del diritto di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale riconosciuta dall’art. 34, par. 1 e 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea debba essere interpretato nel senso che rientra nel suo ambito di applicazione una provvidenza come l’assegno sociale ex art. 3, co. 6, L. n. 335/1995 e se, conseguentemente, il diritto dell’Unione osti a una normativa nazionale ch...
Corte costituzionale, 27 febbraio 2024, n. 29

23/2/2024 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
A seguito dell’intervento della Corte costituzionale e del legislatore, la legge di esecuzione della decisione quadro sul mandato d’arresto europeo (MAE) prevede la possibilità di rifiutare la consegna (anche) del cittadino di un paese terzo «che legittimamente ed effettivamente risieda o dimori in via continuativa da almeno cinque anni sul territorio italiano» (art. 18 bis, co. 2, legge n. 69/2005). Sono pertanto manifestamente inammissibili, perché ormai prive di oggetto, le questioni di legittimità costituzionale sollevate (prima della modifica normativa) in riferimento agli artt. ...
Corte costituzionale, 23 febbraio 2024, n. 24

22/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
A certe condizioni il diritto alla libera circolazione, che l’art. 21 TFUE riconosce ai cittadini dell’Unione, può obbligare lo Stato membro debitore di una pensione per incapacità totale al lavoro a prendere in considerazione i periodi maturati in un altro Stato membro a titolo di cura dei figli da un cittadino UE benché questo non soddisfi le condizioni stabilite dal diritto derivato (art. 44, par. 2, reg. CE n. 987/2009 in tema di modalità di applicazione del reg. n. 883/2004 relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale degli Stati membri). Ciò avviene qualora sussist...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 22 febbraio 2024, causa C-283/21, Deutsche Rentenversicherung Bund